Daniel Moreno vince la corsa più importante della sua carriera, mettendo la sua ruota davanti a tutti alla Freccia Vallone. Il Muro di Huy ha visto lo scatto d'anticipo di Betancur ai 700 metri, ma il colombiano è stato raggiunto nel finale dallo spagnolo, che è partito ai 300 metri e si è imposto davanti a Henao (anch'egli in rimonta) e, appunto, Betancur. Quarto si è piazzato Daniel Martin su Kwiatkowski. Quindi trio spagnolo con Rodríguez, Valverde e Antón, poi Mollema ha preceduto Rinaldo Nocentini, primo degli italiani al decimo posto.
Chris Froome, spalleggiato da una superba Sky (con Cataldo, Henao e Urán sugli scudi), ha vinto la quarta tappa della Tirreno-Adriatico, da Narni a Prati di Tivo. Sull'ascesa finale il ritmo della formazione britannica ha via via selezionato il gruppo, facendo staccare tra gli altri Samuel Sánchez, Evans, Pozzovivo, e Joaquim Rodríguez; quest'ultimo, con l'aiuto del compagno Dani Moreno, è riuscito a rientrare nel gruppetto di testa (in cui c'erano, con gli Sky, Nibali, Horner, Contador, Kwiatkowski, Poels e un sorprendente Santambrogio).
Più che la salita del Muro di Sormano fa selezione la discesa verso Nesso. Il battistrada Romain Bardet rischia diverse volte ma rimane in piedi. Chi cade, spaccando al forcella anteriore, è Alessandro Ballan. Insieme al Campione del mondo di Varese 2008 scivolano Luca Paolini e Damiano Caruso, che prima di partire impiegano diverso tempo, rimanendo di fatto tagliati fuori dalla corsa. Cade anche il fresco iridato Philippe Gilbert che dopo un timido tentativo di rimettersi in sella si ritira e chiude qui la sua stagione.
Saranno 18 le squadre che domani prenderanno il via da Fossano e dopo 188 km giungeranno sul traguardo di Biella. Ultimi 40 km insidiosi, con la salita di Favaro che potrebbe far selezione e la discesa che può non essere più semplice. Numero 1 a Dani Moreno, vincitore nel 2011 a Novi Ligure, mentre non sarà della partita il fresco iridato Philippe Gilbert. Ballan e Van Avermaet le punte in BMC. Pellizotti e Felline per l'Androni-Venezuela e Betancur per l'Acqua e Sapone possono far la differenza nel finale, così come Ponzi, Pozzovivo e Gianluca Brambilla.
Da 4 stagioni di oscuramento a una rinascita scintillante sotto tutti i punti di vista: se non è un miracolo (di questi tempi), poco ci manca, ma di fatto la Milano-Torino, grande classica del ciclismo italiano riproposta dall'AC Arona dopo gli anni in cui era stata organizzata da RCS Sport (che se ne disfece, di fatto), si ripresenta al mondo domani, e lo fa nel migliore dei modi. Bel percorso con arrivo alla Basilica di Superga (193.5 km in totale, partenza da Settimo Milanese alle 10.45), e soprattutto una startlist degna di tante ottime gare del calendario.