«Non è il finale che avrei desiderato». Così Egoi Martínez ha annunciato il suo ritiro dal ciclismo professionistico. Il corridore di Etxarri-Aranatz aveva ancora un anno di contratto con l'Euskaltel-Euskadi, squadra che, dopo la chiusura ha lasciato a piedi molte persone. Martínez aveva forza e voglia di continuare ancora un anno ma nessuna squadra s'è fatta avanti e così s'è visto costretto a «porre fine a questa fase della vita, per concentrarmi su un'altra». Egoi Martínez, nato il 15 maggio del 1978, è passato professionista nel 2002 con l'Euskaltel-Euskadi.
Un finale incandescente della 18esima tappa della Vuelta a España, sulla salita di Peña Cabarga, pone le basi per un finale di corsa altrettanto incandescente, tra domani e sabato, tra Naranco e Angliru: solo 3" dividono la maglia rossa Vincenzo Nibali dal primo dei suoi rivali, Chris Horner, che oggi l'ha staccato nel finale della frazione, guadagnando 25" sui 28 che aveva di ritardo in classifica. I due sono vicinissimi e non è davvero pronosticabile chi avrà la meglio, anche se l'americano pare avere una marcia in più in salita.
Alla 13esima tappa alla Vuelta a España arriva la fuga da lontano, e ad essere premiato tra gli attaccanti è Warren Barguil, bravo a ottenere al traguardo di Castelldefels la prima vittoria da professionista. Il francese della Argos si era messo in moto con altri 17 corridori al km 76 (a 93 dal traguardo), quindi sull'Alto del Rat Penat (ai -50) un'azione di Michele Scarponi ha selezionato il drappello: dopo la salita sul marchigiano sono infatti rientrati solo Nocentini, Martínez, Zandio, Santaromita, Coppel, Intxausti, Mollema, Txurruka e per l'appunto Barguil.
Reduce dal trionfale epilogo della Vuelta a Venezuela, la Androni di Gianni Savio sarà in gara domani in Spagna, al Circuito de Getxo: la formazione, unica italiana al via, avrà tra i protagonisti Fabio Felline, Emanuele Sella e Diego Rosa (che viene dalla partecipazione al Campionato Italiano di Mountain Bike). 12 le squadre presenti in totale, tra le quali spiccano le due World Tour spagnole, la Movistar (che schiera tra gli altri Intxausti, Castroviejo e Lastras) e la Euskaltel (con Landa, Lobato - vincitore nel 2011 - ed Egoi Martínez).
Era abbastanza prevedibile che l'undicesima tappa del Giro, da Tarvisio al Vajont, premiasse una fuga, e così è stato: a vincere nella località di Erto e Casso è stato Ramunas Navardauskas, lituano già maglia rosa per due giorni al Giro dell'anno scorso. La fuga originaria comprendeva 20 uomini (tra cui Pirazzi, Puccio, Oss e Di Luca) partiti al km 71: per loro via libera, visto che nessuno impensieriva la maglia rosa Nibali. Jackson Rodríguez ha preceduto Pirazzi e Bonnafond al Gpm di Sella Ciampigotto (-62), quindi in discesa è scattato il tedesco Gretsch, a circa 50 km dal traguardo.
Il sito spagnolo Biciciclismo.com ha svelato i nomi dei nove corridori che rappresenteranno l'Euskaltel-Euskadi al prossimo Giro d'Italia. Come già noto da tempo, il capitano della squadra basca sarà Samuel Sánchez che ha disputato la corsa rosa nel 2005 terminandola al 17° posto: per Sánchez gli obiettivi sono quelli di fare una buona classifica e di provare a vincere una tappa lui che già c'è riuscito sia al Tour che alla Vuelta.
Una tappa di impressionante pathos, la sesta della Tirreno-Adriatico, da Porto Sant'Elpidio a Porto Sant'Elpidio, attraverso le durissime Coste Fermane, salitelle brevi ma dalle pendenze impossibili.