La settima tappa della Vuelta a España, 164 km da Huesca ad Alcañiz, con conclusione nell'autodromo "Motorland Aragón", va ancora a John Degenkolb, con Elia Viviani ad un soffio dalla vittoria. Dopo due chilometri vanno in fuga Javier Aramendia, Pablo Lechuga, Frantisek Rabon e Bertjan Lindeman. I quattro raggiungono un vantaggio massimo di 5' ma il gruppo si rifà sotto e tiene la situazione sotto controllo. A 55 dall'arrivo cadono Maskaant e T. Martin mentre a 14 km dall'arrivo un'altra caduta coinvolge Rigoberto Urán (all'arrivo pagherà 1'12").
La quarta tappa della Vuelta a España, 160 km da Barakaldo all'arrivo in salita dell'Estación de Valdezcaray, vede la vittoria dell'australiano dell'Orica-GreenEDGE Simon Clarke, che s'impone su Tony Martin dopo essere stati in fuga per tutta la giornata. Subito in fuga cinque uomini: Rosendo, Mate, T. Martin, Clarke e Bazayev. Guadagnano fino a 13'10" con Mate Mardones che diventa maglia roja virtuale.
La prova a cronometro maschile dei Giochi Olimpici di Londra va a Bradley Wiggins. Il britannico vincitore del Tour de France ha percorso i 44 km con partenza ed arrivo a d Hampton Court Palace in 50'39" alla media di 52.113 km/h. Wiggins s'impone su Tony Martin (a 42") e Chris Froome (a 1'08"). Quarto Taylor Phinney (a 1'58"), seguito da un ottimo Marco Pinotti (a 2'09"), da Michael Rogers (a 2'11") e da Fabian Cancellara (a 2'14"), ancora dolorante alla spalla dopo la caduta nella prova in linea di sabato.
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In accordo con lo staff medico della Omega Pharma-Quick Step, il campione del mondo della cronometro Tony Martin ha deciso di abbandonare il Tour de France in questo giorno di riposo e quindi domani non ripartirà nella 10a tappa. Durante la cronometro di ieri Martin aveva sentito ancora molto dolore al polso così s'è scelto di dare al tedesco la possibilità di guardire senza stress per non rischiare di compromettere anche ginocchia o schiena visto che con lo scafoide rotto i movimenti sulla bici erano limitati.