Nella giornata di oggi la USADA, l'agenzia antidoping americana, ha spedito all'Unione Ciclistica Internazionale, all'Agenzia Mondiale Antidoping e Federazione Internazionale di Triathlon un dossier di più di 1000 pagine (3000 secondo alcuni) contenente tutte le informazioni e i dettagli su caso di Lance Armstrong che hanno portato alla squalifica del corridore americano.
Sta subendo un'importante accelerazione in questi giorni l'indagine portata avanti da Jeff Novitsky (Food and Drug Administration) contro Lance Armstrong dopo le accuse mosse dal suo ex-gregario Floyd Landis. L'agente federale ha incontrato a Lione gli investigatori francesi e italiani (Guardia di Finanza di Padova e Nas di Brescia e Firenze) per conoscere i dettagli delle loro operazioni, non ultima la perquisizione nella casa toscana di Popovich che era stato già sentito dal Grand Jury di Los Angeles un paio di settimane fa.
Floyd Landis, dopo aver a lungo tentato la via giuridica per proclamare la sua innocenza rispetto alle accuse di doping (suffragate da una positività al testosterone) che gli sono costate la vittoria del Tour 2006, cambia completamente strategia e si confessa al Wall Street Journal, in un'intervista in cui ammette l'uso continuativo di doping nel corso della sua carriera, e tira in ballo come corresponsabili Lance Armstrong e altri corridori incontrati nella US Postal (Leipheimer, Zabriskie e un'altra decina di nomi).
Il 28 gennaio scorso la Francia ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti del ciclista statunitense Floyd Landis, reo di non aver risposto alla convocazione di un giudice francese.