Tappa lunga (230.1 km) ma senza grandi difficoltà altimetriche la settima del Tour de Langkawi: per la Tabriz del leader Pourseyedigolakhour non è stata comunque una giornata facile perché dopo circa un'ora di corsa è partita una fuga di quattro uomini con il venezuelano Yonathan Monsalve che è stato a lungo leader virtuale della corsa. Assieme al corridore della Yellow Fluo c'erano anche Duber Quintero, Brett Lancaster ed Eric Sheppard e proprio il lavoro della squadra iraniana ha impedito agli attaccanti di guadagnare molto vantaggio.
L'Orica-GreenEDGE vuole una vittoria di tappa al Tour de France e per riuscirci ha selezionato nove corridori che possono essere competitivi sia negli arrivi in volata, sia nelle tappa un po' più impegnative. La carta migliore sarà come sempre Matthew Goss che potrà contare sul supporto di Brett Lancaster, in grande condizione nelle ultime gare, e Daryl Impey. Per le tappe mosse invece spazio a Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke ed anche a Cameron Meyer, al suo debutto al Tour de France. Completano la formazione il veterano Stuart O'Grady ed il canadese Svein Tuft.
Nell'ultima tappa del Giro di Slovenia la vittoria va all'australiano Brett Lancaster dell'Orica-Greenedge. Il trentatreenne ritorna al successo che mancava dalla seconda tappa del Tour of California 2010 quando batté in volata un certo Peter Sagan; sul traguardo di Novo Mesto, patria di Murn, Stangelj e del team Adria Mobil, l'aussie ha battuto l'argentino Maximiliano Richeze della Lampre, il connazionale compagno di squadra Jens Keukeleire e lo sloveno Matej Mugerli dell'Adria Mobil.
A Ljubiana la Orica GreenEDGE fa valere i suoi passisti, piazzando 4 uomini nei primi 6 nella crono di apertura del Giro di Slovenia: gli 8.8 km della prova han visto primeggiare Svein Tuft col tempo di 9'55, segue il suo compagno di squadra Brett Lancaster a 6", il Rusvelo Artem Ovechkin a 7", l'olandese Langeveld a 13". Prova deludente per il Lampre Adriano Malori, favorito n.1 che invece si deve accontentare del 5° posto a 16", precedendo Michael Hepburn a 30". Buon settimo posto per Alessandro Proni, primo uomo della Farnese Vini, a 31" di distacco.
Vittoria netta, la terza in questo Giro d'Italia, per Mark Cavendish, nello sprint che ha concluso la dodicesima frazione, da Longarone a Treviso. L'inglese (che con quella odierna raggiunge le 100 vittorie da professionista) ha battuto nell'ordine Bouhanni, Mezgec, Nizzolo, Lancaster, Belletti, Ferrari, Modolo (che era a ruota di Cavendish ma dopo un "corpo a corpo" con Bouhanni ha smesso di pedalare), Tamouridis e Ventoso.
Mark Cavendish è il vincitore della prima tappa del Giro d'Italia, a Napoli, e di conseguenza è anche la prima maglia rosa. Il britannico si è imposto su Elia Viviani, superato in un bel testa a testa, e su Nacer Bouhanni, terzo. Al quarto posto Giacomo Nizzolo (pilotato da un ottimo Hondo), quindi Goss, Ventoso, Blythe, Howard, Hondo e Lancaster. Il resto del gruppo è arrivato staccato, in seguito al frazionamento provocato da una caduta poco prima dell'ultimo chilometro (e che ha visto coinvolti tra gli altri Gavazzi, Chicchi e Belletti).