Prima una fuga a tre (con Cédric Pineau, Michael Vanderaerden e Steven Van Vooren), allargatasi strada facendo a quattro uomini (con l'arrivo sui primi di Cornelius Van Ooijen); poi, ripresi i fuggitivi prima del Cauberg (affrontato a poco più di 40 km dal traguardo), sulla salita simbolo dell'Amstel Gold Race si è mosso Philippe Gilbert, selezionando un gruppetto di 12 uomini tra cui Tankink, Terpstra e Leukemans. I 12 hanno raggiunto una ventina di secondi di margine sul gruppo, ma il lavoro di Sky, HTC e Garmin ha permesso al gruppo di ricompattarsi in vista del chilometro finale.
Secondo successo consecutivo per la Sky in questo Tour of California: la formazione britannica stavolta brinda grazie al neozelandese Greg Henderson che ha sfruttato al meglio un lavoro magistrale del team negli ultimi 3 km e qualche piccolo problema accusato da Swift proprio negli ultimi 500 metri. Nella volata finale Henderson è partito molto lungo e Freire, non riuscendo a seguire la sua accelerazione, ha fatto involontariamente il buco con i rivali: Haedo, Hushovd e Sagan (arrivati nell'ordine) si sono avvicinati ma la loro rimonta non si è compiuta del tutto.
Dopo tanti problemi legati al maltempo è finalmente partito il Tour of California e sul traguardo di Sacramento il più veloce è stato il britannico Ben Swift: il 23enne della Sky ha sfruttato al meglio il treno della squadra negli ultimi 2 chilometri ed è andato a conquistare la quinta vittoria stagionale. Alle spalle di Swift è arrivato Peter Sagan che ha preceduto al colpo di reni Matthew Goss mentre sorprendente quarto è stato il canadese Kevin Lacombe; un po' di delusione per Juan José Haedo che ha fatto lavorare molto la squadra e ha ottenuto solo la quinta posizione.