Tour of Beijing 2011: Viviani & Sagan, un Due Senza (rivali) - Doppietta al Rowing Park, Cunego in fuga
- Tour of Beijing 2011
- Katusha Team 2011
- Liquigas - Cannondale 2011
- Saxo Bank SunGard 2011
- Alexander Porsev
- Brent Bookwalter
- Damiano Cunego
- Denis Galimzyanov
- Elia Viviani
- Enrique Sanz
- Frederik Veuchelen
- Iljo Keisse
- Juan José Haedo
- Julien Bérard
- Peter Sagan
- Rob Ruijgh
- Tiago Jose Pinto Machado
- Tiziano Dall'Antonia
- Tony Martin
- Wang Meiyin
- Uomini
La settimana scorsa decantavamo le ottime prestazioni di Viviani ai campionati su pista italiani, e oggi siamo qua a scrivere della sua ottava vittoria stagionale in quel di Shunyi, centro dedito durante le Olimpiadi alle gare di Canoa e Canottaggio, dove abbiamo in effetti assistito a una volata che somigliava più proprio a una sfida tra canottieri che a uno sprint di gruppo, visti i 3 treni paralleli che si sono sviluppati nell'ultimo chilometro.
Prima di arrivare a Shunyi, la tappa di oggi si è snodata su e giù per le strade della grande muraglia cinese. Da Yan Qing Gui Chuan non prendono il via Bookwalter (BMC) per un'infiammazione al ginocchio e Ruijgh (Vacansoleil), febbricitante. Dopo alcuni tentativi, si sviluppa la fuga del mattino: protagonista un Cunego insolito in questi panni, probabilmente per testare la gamba e la condizione in vista del Lombardia, accompagnato da Machado (Radioshack), Veuchelen (Vacansoleil), Berard (AG2r), Keisse (Quick Step) e Wang (Cina). Solito canovaccio: il gruppo lascia 5', poi dopo i GPM sono principalmente Katusha e Garmin ad assicurare che i fuggitivi tornino nella pancia del gruppo a 10 km dall'arrivo. In questo frangente, è praticamente già cominciato il rettilineo finale (sic!).
All'ultimo chilometro c'è talmente tanto spazio che ogni squadra riesce a lanciare il suo treno. Per primi si mettono davanti i Saxo Bank per lanciare Haedo, ma poi sulla sinistra della strada spuntano ben 6 Liquigas: Dall'Antonia lancia la volata, Sanz si mette alla sua ruota, e così Viviani, che ha a ruota Sagan, scatta verso il centro, mentre sulla destra Galimzyanov è già stato lanciato da Porsev. È una volata di potenza, quella di Viviani, che lo porta fin sul traguardo, dove batte di una ruota il suo compagno di squadra Sagan, JJ Haedo e Galimzyanov (tutti praticamente allineati).
L'efficace volata di Viviani ci distrae un attimo dalla noia di una corsa disegnata male, in un paese che già coi suoi stradoni permette poco spettacolo anche quando la strada sale. Per guadagnare appeal il Tour of Beijing l'anno prossimo dovrà studiare un percorso un attimino più insidioso, che perlomeno non permetta che la corsa venga decisa in partenza da una crono di 11 km (o quantomeno, ripristinare gli abbuoni, non siamo mica al Tour de France!). Con questa premessa, è quasi superfluo ricordare che Tony Martin è ancora leader a una (corta e piattissima) tappa dal termine.