3° nel 2012
Best: 3° nel 2012
L'anno scorso l'ha sfiorata, da allora è cresciuto tanto. Ruolo di supporto per Moser
6° nel 2012
Best: 1° nel 2011
Alla Freccia del Brabante se l'è giocata. E questa è una delle sue corse
Non class. nel 2012
Più adatto alle classiche rispetto ai connazionali. Con lui Nocentini e Bardet
21° nel 2012
Best: 21° nel 2012
Supportato dalla corazzata Sky (EBH, Urán, JTL) può essere la grande sorpresa
Non class. nel 2012
Al Paesi Baschi ci ha fatto lustrare gli occhi. Anche Rui Costa è messo bene
24° nel 2012
Best: 2° nel 2011
Lo spostamento dell'arrivo gli nuoce. Ma sarà senz'altro in prima linea a lottare
1° nel 2012
Best: 1° nel 2012
Il campione uscente non ha fatto molto nel 2013. Iglinskiy in squadra con lui
20° nel 2012
Best: 3° nel 2011
Tra lui, Albasini, Weening e Impey sarà un'Orica pronta a mille battaglie
22° nel 2012
Best: 3° nel 2008
Poco incisivo quest'anno, tra un problema e l'altro. Ma può riscattarsi
36° nel 2012
Best: 24° nel 2011
È stanco? Forse non ancora. Di sicuro ha fame di risultati. Occhio a Burghardt
5° nel 2012
Best: 5° nel 2012
Col supporto dell'ottimo Malacarne, T-Blanc avrà il compito di far saltare la corsa
31° nel 2012
Best: 1° nel 2008
L'anno scorso cadde sul più bello. Tra lui e Ulissi possono venire cose egregie
75° nel 2012
Best: 75° nel 2012
Forse è meno dura di quanto vorrebbe. In gara pure Hesjedal e Wegmann
80° nel 2012
Best: 8° nel 2010
Sta tornando ad una condizione ottimale. Leukemans bel guardaspalle
44° nel 2012
Best: 36° nel 2010
In continua crescita, è veloce, e anche al Brabante è stato coi migliori
10° nel 2012
Best: 10° nel 2012
È atteso all'attacco, in una squadra che schiera anche Slagter e Nordhaug
Non class. nel 2012
Best: 5° nel 2011
Lui, o Dani Moreno, o Giampaolo Caruso: la Katusha ha tante alternative a JRO
Non class. nel 2012
Best: 26° nel 2009
Ha fondo, è sveglio. Più adatto Meersman, ma spesso manca i grossi appuntamenti
Non class. nel 2012
Best: 33° nel 2010
Gli servirebbe una grande affermazione per rilanciarsi. C'è anche Kreuziger
74° nel 2012
Best: 25° nel 2009
Garantisce una certa solidità alla distanza, mentre Gallopin pare in netto calo
34 muri, ovvero non si smetterà mai di salire e scendere. Ma la grande novità dell'Amstel Gold Race 2013 è lo spostamento dell'arrivo, dalla cima del Cauberg a un paio di chilometri dopo. Per anni il finale dell'Amstel ha ricordato la Freccia Vallone, con gli attacchi decisivi posposti alla salita finale, e corsa conseguentemente un po' bloccata in precedenza. Ciò non ha comunque impedito delle belle azioni da lontano (l'ultima, quella di Serguei Ivanov nel 2009), ma gli organizzatori sentivano l'esigenza di cambiare volto alla loro corsa, e hanno così deciso di ricalcare il finale del Mondiale 2012, quello in cui Philippe Gilbert (due volte vincitore sul Cauberg), scattato sulla salita, riuscì ad andare ugualmente al traguardo gestendo ottimamente gli ultimi chilometri in piano. Insomma, corsa più aperta, e nuove chance per gente veloce sul piano che magari pagava qualcosa sullo strappo. Tutto viene rimescolato, tranne che il nome del favorito numero uno: quel Peter Sagan che, dopo una sequela infinita di risultati, vincendo la Freccia del Brabante mercoledì (proprio su Gilbert) ha messo l'ultima ipoteca sull'Amstel. Ai suoi avversari (tra cui tanta Colombia) il compito di rovesciare il pronostico. In tutto ciò, si parla (finalmente) anche di Italia, dopo le delusioni del pavé. Intanto perché il vincitore del 2012 è Enrico Gasparotto (in gara in Olanda dopo aver rischiato brutto l'altro giorno, per essere stato investito da un camion mentre si allenava); e poi perché, tra lo stesso Gasparotto e Cunego, Ulissi, Marcato, Moser, Caruso, Malacarne, Nocentini e gli altri italiani in gara (in totale sono 27) è possibile che giunga nuovamente un buon risultato. Ne avremmo veramente un gran bisogno.