Strano a dirsi, Philippe Gilbert non aveva mai vinto il campionato nazionale tra i professionisti. Ma dopo 3 secondi posti è riuscito finalmente a sbloccarsi, anche se c'è da dire che i favori del pronostico erano tutti per lui. Non lo aiutava il percorso, facilino se non per un dentello in pavè ai -2 km. Così l'Omega Pharma ha fatto corsa difficile sin dal principio, lasciando andare un gruppetto di 15 uomini con Gilbert già ai -100, nel quale sono riusciti a infilarsi anche Boonen e Devolder. Con i due team-principe ben rappresentati nella fuga, la corsa si è praticamente chiusa lì.
L'HTC conclude lo Ster ZLM come aveva iniziato: vincendo. L'ultima volata va a Leigh Howard su Lucas Sebastian Haedo (Saxo Bank) e Tyler Farrar (Garmin). Primo successo stagionale per il giovane sprinter australiano. È invece l'11esimo per Philippe Gilbert, che nella classifica finale precede di 3" Niki Terpstra e di 15" Ramunas Navardauskas.
Tappa spettacolare, la quarta dello Ster ZLM Toer in Olanda (ma in realtà la frazione si è svolta in Belgio). E vincitore di grido, visto che a imporsi è stato Philippe Gilbert, che ha preso anche la maglia di leader della classifica (da lui guidata con un solo secondo di vantaggio su Terpstra e 12" su Navardauskas).
Prima una fuga a tre (con Cédric Pineau, Michael Vanderaerden e Steven Van Vooren), allargatasi strada facendo a quattro uomini (con l'arrivo sui primi di Cornelius Van Ooijen); poi, ripresi i fuggitivi prima del Cauberg (affrontato a poco più di 40 km dal traguardo), sulla salita simbolo dell'Amstel Gold Race si è mosso Philippe Gilbert, selezionando un gruppetto di 12 uomini tra cui Tankink, Terpstra e Leukemans. I 12 hanno raggiunto una ventina di secondi di margine sul gruppo, ma il lavoro di Sky, HTC e Garmin ha permesso al gruppo di ricompattarsi in vista del chilometro finale.