Un Romain Bardet (classe '90) spettacolare è stato l'ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso dal gruppo dei migliori: solo a 9 km dalla fine il francese della AG2R è stato raggiunto dalla prima parte del plotone (formata da una quarantina di uomini). Fromberg e Keutenberg non hanno fatto grossa selezione, anche se in diversi (Gesink e Marcato tra gli altri) si sono staccati. Nei 10 km conclusivi, in attesa del Cauberg, gli attacchi si sono ovviamente moltiplicati: Gasparotto, poi Voeckler con Sagan, poi addirittura Freire ai 7 km hanno provato ad evadere.
BMC protagonista tra Kruisberg e Eyserbosweg: Santambrogio e Van Avermaet hanno tirato sui due muri, e Gilbert appare pimpante in terza ruota. Problema meccanico per Samuel Sánchez, staccatosi sul Kruisberg ma prossimo al rientro con l'aiuto dei compagni. A 20 km dalla conclusione, Bardet è rimasto solo in testa sulla "salita delle antenne", ma il gruppo (dal quale, dopo il Gulperberg, era emerso tutto solo Simone Ponzi, rimasto per un po' in avanscoperta) è a 20" dal battistrada, ed è trainato fortissimo (nonché selezionato) da Niki Terpstra in cima all'Eyserbosweg.
Continua imperterrita l'azione di Simone Stortoni e degli altri 8 fuggitivi (Kreder, Howes, Lietaer, Delfosse, Pineau, Bilbao e Caethoven) all'attacco dal km 39 dell'Amstel Gold Race. I 9, passati da un vantaggio massimo di 13'20", conservano ancora poco meno di 4' di margine sul gruppo tirato dalla BMC quando mancano 60 km alla conclusione. Il team di Philippe Gilbert (visto nelle prime posizioni) ha perso un nome importante, Cadel Evans, staccatosi prima del secondo passaggio sul Cauberg e ritiratosi dopo aver accusato oltre 1' di distacco.
Si disputerà domani sulle strade dei Paesi Bassi l'Amstel Gold Race, gara che si caratterizza per le sua côtes e per il finale sul Cauberg. Saranno 31 le côtes da scalare, con il passaggio sul Cauberg ripetuto tre vole (incluso quello finale). Al via il vincitore del 2011, Philippe Gilbert, che pare in ripresa ma non certo ai livelli di 12 mesi fa. L'Italia potrà contare su Cunegho e Nibali, con quest'ultimo che proverà ad anticipare il Cauberg, dove sarebbe Sagan ad entrare in azione.
Jérôme Gilbert, 28enne fratello del più noto Philippe, è stato acquistato dalla Accent.jobs-Willems Veranda's. Il ragazzo si è messo subito a disposizione della squadra e, tanto per cominciare, stamane una bella sgambata sulle strade della Doyenne in compagnia di Philippe. E proprio alla Liegi-Bastogne-Liegi Jérôme Gilbert potrebbe fare il suo esordio.
È Thomas Voeckler, autore di una fuga solitaria di 30 km, il vincitore della 52esima edizione della Freccia del Brabante. Corsa che è vissuta su una fuga a tre: Belkov, Ovechkin, Schorn (vantaggio massimo: 5'10"). È il corridore della NetApp, Daniel Schorn, a rimanere da solo in testa a 39 km dal traguardo, ma subito viene riacciuffato da un gruppo di attaccanti. Gruppo a 1'11". Voeckler, che è tra gli attaccanti, se ne va da solo ai -31 km. Cade intanto Peter Sagan ai -28 mentre a Voeckler mancano 2 giri dalla fine (26 km).
Era iniziata da qui, nel 2011, la campagna vincente sulle Ardenne di Philippe Gilbert. La Freccia del Brabante, poi Amstel, Freccia Vallone, Liegi e tutto ciò che venne. Quest'anno il vallone è ancora a secco; nessuna vittoria fino ad ora, forma scarsa, ai limiti dell'accettabile. Proverà a ripartire da una corsa che significò molto per lui nel 2011. Non sarà facile perché dopo la pausa di Roubaix tornerà peter Sagan: punta all'Amstel Gold Race. In gara anche Freire, Meersman, Andy Schleck, Barta (vittorioso ieri a Colonia).
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