È morto il francese Robert Sassone, nel 2001 fu iridato su pista nell'Americana
Versione stampabileLutto nel ciclismo francese e mondiale: è giunta infatti quest'oggi la notizia della morte di Robert Sassone, trentasettenne ex professionista che dal 2000 al 2003 aveva vestito la casacca della Cofidis. Le circostanze del decesso non sono state ancora ufficialmente comunicate.
Nato a Noumea, capoluogo della Nuova Caledonia (territorio francese d'oltremare) di cui è originario anche Laurent Gané, altro grande pistard transalpino dei primi anni Duemila, il 23 novembre 1978, Sassone ha dovuto proprio alla pista i suoi maggiori successi: oltre ad aver preso parte alle Olimpiadi di Sydney 2000 nella prova dell'Americana (si classificò decimo), l'anno successivo si laureò campione del mondo nella medesima specialità ad Anversa, in coppia con Jérôme Neuville mentre nel 2003 conquistò l'argento mondiale nello Scratch alle spalle di Franco Marvulli. Nel suo palmarés anche cinque titoli francesi, conquistati nell'Americana, Inseguimento a squadre e Corsa a punti.
Come stradista Sassone ha partecipato e portato a termine la Vuelta 2002 ed ha colto quattro successi: due tappe del Circuit des Mines nel 2001, una tappa al Tour de Limousin nel 2002 e una tappa al Tour de Poitou-Charentes nel 2003.
La sua carriera fu interrotta nel 2004, quando risultò positivo al betamesone nella Sei Giorni di Noumea e squalificato per 2 anni. Nello stesso anno fu implicato nello scandalo doping che coinvolse la Cofidis e per questo condannato a sei mesi di prigione (pena sospesa) nel 2007.