L'UCI apre un procedimento contro la Radioshack per le divise di Parigi
Versione stampabileCon un comunicato stampa, l'UCI fa sapere che aprirà un procedimento disciplinare a carico della Radioshack per il mancato rispetto delle regole che disciplinano l'abbigliamento dei corridori in gara. Il riferimento è all'ultima tappa del Tour de France quando i corridori della squadra statunitense si presentarono al via con una divisa diversa da quella ufficiale e che pubblicizzava Livestrong, l'associazione per la lotta contro il cancro fondata da Lance Armstrong.
"L'UCI si rammarica - recita il comunicato - che un'iniziativa per una giusta causa, come la lotta contro il cancro, non sia stato coordinata preventivamente con i commissari di gara e gli organizzatori dell'evento che verosimilmente avrebbero concesso la deroga.
Il comportamento non corretto del Team RadioShack ha ritardato di 20 minuti l'inizio dell'ultima tappa e ciò avrebbe potuto sconvolgere la copertura televisiva della stessa, obbligando i commissari ad infliggere un'ammenda a ogni corridore ed al team manager .
Il Team RadioShack ha violato ancora una volta regolamenti, indossando una divisa non corretta sul podio per la cerimonia protocollare, pur avendo ricevuto istruzioni di non farlo.
L'UCI deplora inoltre le dichiarazioni fatte dal signor Johan Bruyneel, che ha gravemente offeso tutti i commissari di gara. Le sue osservazioni sono assolutamente inaccettabili, e il signor Bruyneel sarà chiamato a rispondere per le sue osservazioni davanti alla Commissione Disciplinare UCI.
Poiché l'azione del Team RadioShack è stato ispirato dal desiderio di sensibilizzare l'opinione pubblica alla lotta globale contro il cancro, l'UCI ha deciso che le ammende riscosse a seguito di questa questione saranno donate alla Lega Svizzera contro il cancro".
Ad avvalorare la tesi dell'UCI c'è la recente iniziativa promossa dall'Acqua&Sapone nella tappa dell'Aquila al Giro d'Italia e concordata anzitempo con gli organizzatori e i commissari di gara. Ai corridori della squadra abruzzese fu concesso di indossare le divise con la scritta "Forza l'Aquila" anche in corsa.