A 47.4 km dall'arrivo di Roubaix si entra nel settore di Mons-en-Pévèl con 4 in testa (Steegmans, Gaudin, Hayman e Schär) mentre dietro si muovono Terpstra, Boom, e Flecha. Stijn Vandenbergh e Niki Terpstra ritentano l'attacco (anche Luca Paolini nelle prime posizioni) ma Cancellara, già autore di un pregevole allungo nel settore precedente, quello di Auchy-lez-Orchies à Bersé, è davanti. Si arriva sull'asfalto ed i 4 fuggitivi sono stati riassorbiti. Guidano la corsa 13 uomini tra cui Terpstra, Cancellara, Langeveld, Fleche, Hayman Paolini.
Entra nel vivo il Giro delle Fiandre del centenario, con i primi passaggi su Oude Kwaremont e Paterberg. Il primo viene preso in testa da Maarten Tjallingii, Michal Kwiatkowski, Laurens De Vreese, Jetse Bol, Marcel Sieberg ed André Greipel. Bol si stacca e così restano in sei davanti. Sul Paterberg non accade nulla di che ma va segnalata la posizione arretrata di Filippo Pozzato, l'ultimo dei big (transita attorno alla 60a posizione). Sul Koppenberg i sei battistrada filano via mentre dietro una caduta spezza il gruppo.
È un appuntamento irrinunciabile per i patiti di muri e pavé, non solo per lo spettacolo che può esserci, ma anche per fare un punto sulla situazione di tanti corridori che domenica si daranno battaglia al Giro delle Fiandre. La Tre Giorni di La Panne, da domani a giovedì, permetterà ai big presenti di affinare la gamba in vista della Settimana Santa del ciclismo (quella che va dal 31 con la Ronde al 7 aprile con la Roubaix), e darà la possibilità a tanti comprimari di mettersi in mostra e raccogliere - perché no - qualche bel risultato.
Gli ultimi muri di giornata alla Gand-Wevelgem non hanno modificato la situazione che si era venuta a creare a poco più di 50 km dalla fine, ovvero un bel gruppetto al comando della corsa con vantaggio crescente sul plotone. Di questo gruppo fanno parte al momento Sagan col compagno Bodnar, Vandenbergh, Bozic, Amador, Popovych, Haussler, Eisel, Van Avermaet, Flecha e Ladagnous. L'azione decisiva è stata promossa da Haussler, rientrato con altri 9 su un terzetto (Flecha, Ladagnous e Bazayev, che si è poi staccato sul Kemmelberg) che era già al comando da diversi chilometri.