Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro delle Fiandre 2013: Roelandts podio, premio al coraggio - Le pagelle: perso Boonen l'Omega Pharma è inerte

Versione stampabile

Il podio della 97a Ronde Van Vlaanderen © Bettiniphoto

 

Fabian Cancellara - 10
Seconda vittoria in carriera al Giro delle Fiandre, quinta in una classica monumento. Tutti lo temevano e si aspettavano un suo attacco e per questo motivo la corsa è rimasta ancor più bloccata: Fabian ha aspettato l'ultimo passaggio su Oude Kwaremont e Paterberg per fare la sua mossa, forse un rischio, ma alla fine ha avuto ragione. Sul Paterberg una dimostrazione di potenza brutale: ha letteralmente schiantato Sagan negli ultimi metri e da lì in poi è stata una splendida cavalcata solitaria fino al traguardo. Una superiorità talmente netta che fa temere anche un po' per domenica prossima alla Parigi-Roubaix: sul pavé francese il rischio è che lo spettacolo sia esclusivamente per il secondo posto e un distacco di alcuni minuti.

Peter Sagan - 8.5
Contro questo Cancellara oggi non avrebbe potuto fare più ed alla fine lui stesso era felice per il secondo posto. Sull'Oude Kwaremont ha sofferto tantissimo per seguire l'elvetico ma grazie alla sua classe è riuscito a salvarsi ed i cambi dati nel tratto successivo (per orgoglio o per rallentare o per qualsiasi altro motivo) dimostrano una volta di più che razza di corridore sia; se l'è giocata a viso aperto praticamente fino agli ultimi metri del Paterberg dove è scoppiato quasi come Tonkov con Pantani a Montecampione. Da sottolineare come nel finale sia riuscito a riprendersi ed a continuare a tirare per tenere a distanza gli inseguitori. Certo è che questi secondi posti cominciano ad essere tanti...

Jurgen Roelandts - 9
Uno dei pochi che ha interpretato veramente bene la corsa, giocando d'anticipo e facendosi quindi trovare al posto giusto al momento giusto dopo il primo attacco di Cancellara e Sagan: in questo modo probabilmente è riuscito ad ottenere di più di quando gli avrebbero consentito le sole gambe. A 27 anni centra il primo podio in una classica monumento e dopo una lunghissima serie di piazzamenti questo risultato gli può dare più fiducia nei propri mezzi e può lasciarci un corridore totalmente nuovo.

Alexander Kristoff - 8
L'anno scorso era arrivato nel gruppo che s'era giocato la volata per la quarta posizione, ma era arrivato stanco e non era andato oltre alle 15a posizione. Oggi invece quella volata l'ha vinta ed è arrivato un quarto posto che conferma che nei prossimi anni non dovremmo pensare a lui come un semplice velocista: quest'anno s'era piazzando anche ottavo alla Sanremo e non dimentichiamoci del bronzo olimpico a Londra. Abbastanza sottotono il compagno di squadra Luca Paolini (23°) da cui ci si attendeva molto di più dopo la vittoria alla Het Nieuwsblad e le ottime prove alla Sanremo e a Harelbeke: l'italiano è stato comunque utile al compagno di squadra negli ultimi chilometri.

Matthieu Ladagnous - 7.5
L'orgliosa prestazione alla Roubaix 2012 non è rimasta un caso isolato: l'ex pistard francese della FDJ sta continuando un interessante processo di crescita che già l'aveva portato a piazzarsi 6° all'ultima Gand-Wevelgem. Se finora questo ragazzo classe '84 era rimasto un po' in penombra, già dalla prossima settimane dovrà anche lui far conto con un bel po' di pressione in più visto che oggi è stato il miglior francese all'arrivo. Un applauso va anche al combattivo Yoann Offredo che con i suoi attacchi ha permesso a Ladagnous si restare coperto fino al finale.

Tom Boonen - s.v.
Quando un anno inizia storto non è facile poi riuscirlo a raddrizzarlo come d'incanto. Prima la caduta in MTB e l'infezione al gomito, poi la caduta alla Gand-Wevelgem ed infine quella di oggi dopo appena 19 chilometri dal via. Difficile immaginare che senza quest'incidente avrebbe potuto dare filo da torcere a Cancellara, ma di certo la sua presenza in gruppo avrebbe almeno scritto un copione un po' differente. Anche se sono state escluse fratture non sarà al via della Parigi-Roubaix di domenica prossima: speriamo almeno nel 2014 di vedere nuovamente un duello tra lui e Cancellara con entrambi al top della condizione.

Oscar Gatto - 6.5
Anche quest'anno non si può dire fortunata la sua partecipazione alla Ronde ma alla fine il corridore della Vini Fantini è arrivato nel gruppo che s'è giocato il quarto posto ed il suo 15° posto finale è una conferma che ormai in certe grandi classiche il ragazzo non è distanti dai primi. Forse in alcuni frangenti di corsa avrebbe potuto osare qualcosa in più ma quella foratura con il gruppo lanciato a gran velocità gli ha sicuramente fatto spendere molte energie. Monumentale invece la gara di Kevin Hulsmans che è rimasto accanto al compagno di squadra dall'inizio alla fine, scortandolo bene in gruppo e facendo anche il meccanico nel momento del bisogno.

Filippo Pozzato - 3
Assolutamente invisibile per tutta la corsa: il vicentino della Lampre è forse la delusione maggiore di questo Giro delle Fiandre sebbene in avvicinamento non fossero arrivati segnali incoraggianti. Oggi Pozzato è rimasto sempre sulla difensiva (alla Sanremo almeno aveva provato a scattare prima di rimbalzare indietro) e sui muri non ha mai provato a portarsi nelle prime posizioni del gruppo. Forse il freddo, forse una giornata no ma dopo il buon avvio di stagione ora gli rimane solo la Paris-Roubaix per non chiudere una campagna del nord assolutamente fallimentare.

Sylvain Chavanel - 4.5
La sua prestazione forse darà ragione a chi si ritira dalla Tre Giorni di La Panne per non compromettere il Fiandre: per quanto fatto vedere nelle ultime settimane dal francese della Omega Pharma ci si poteva addirittura aspettare che riuscisse a seguire gli attacchi di Cancellara e Sagan ed invece sull'Oude Kwaremont ha dovuto alzare anche lui bandiera bianca con una parziale scusante per aver preso un buco da Boasson Hagen e l'aggravante di non essere stato lui a ruota di Sagan. Alla fine ha chiuso con un anonimo 13° posto e domenica con ogni probabilità si dovrà prendere sulle spalle la responsabilità di tutta la squadra in una corsa non adattissima a lui.

Daniel Oss - 6.5
Tra Pozzato, Paolini e Gatto il miglior italiano è stato il 26enne della BMC che ha controllato bene la gara dalle prime posizioni del gruppo: dopo il terzo posto di Harelbeke questo 12° posto è un altro buon risultato sui muri e sul pavé. Senza un leader carismatico come Gilbert la BMC ha perso tanto ma è riuscita comunque a piazzare tre uomini nel gruppo: oltre a Oss 12° c'erano anche Greg Van Avermaet 8° e Marcus Burghardt 22°. Forse è mancato un po' di coraggio per ottenere qualcosa in più.

Michal Kwiatkowski - 8
Questo giovane polacco di appena 22 anni si scopre anche corridore adattissimo per le corse dei muri e del pavé: nel 2011 arrivò terzo alla Tre Giorni di La Panne, ma il test era poco probante, oggi invece ha sfoderato una prestazione maiuscola grazie ad una lunga fuga. Impressionante soprattutto la facilità con cui Michal pedalava su alcuni strappi ed il fatto di restare sempre tra i primi anche quando da dietro rientravano altri corridori. Da applausi anche la generosissima prova di André Greipel anche lui all'attacco per molti chilometri nelle fasi centrali della corsa e s'è messo in bella evidenza anche il toscano Mirko Selvaggi, unico italiano a provare qualcosa da lontano.

Omega Pharma-Quick Step - 4
La caduta di Tom Boonen dopo pochissimi chilometri ha sicuramente scombussolato tutte le tattiche dello squadrone belga ma dopo quell'incidente Patrick Lefévère e Wilfried Peeters sono riusciti solo a partorire l'attacco da lontano di Kwiatkowski. Da loro ci si attendeva qualche mossa delle seconde linee per rovinare i piani di Cancellara e Sagan ma non è successo assolutamente nulla: forse si è avuta troppa fiducia in Sylvain Chavanel e qualche uomo è mancato clamorosamente (Niki Terpstra in particolare) ma un debacle era assolutamente impronosticabile.

Lotto Belisol Team - 8
Il confronto tra squadre belghe quest'anno è stato vinto nettamente dalla Lotto Belisol. Il team di Marc Sergeant è stato l'unico (assieme forse alla FDJ) a provare a fare qualcosa per uscire da un copione già scritto: attacchi a ripetizioni da lontano con Tosh Van der Sande, André Greipel e Marcel Sieberg, infine l'astuta mossa di Jurgen Roelandts che è stata premiata con podio che nelle classiche monumento mancava dagli exploit di Philippe Gilbert nel 2011.

RadioShack Leopard - 7.5
Finalmente una convincente prova di squadra da parte dei corridori della RadioShack. Se oggi poteva esistere un modo per mettere in crisi Cancellara doveva per forza passare sulla debolezza della squadra ed invece i ragazzi di Luca Guercilena hanno risposto alla grande scortando il proprio capitano fino all'imbocco dell'ultima ascesa dell'Oude Kwaremont. In particolare si sono distinti Danilo Hondo, regista e gran lavoratore nella parte centrale della corsa, e Stijn Devolder, tornato a buon livello dopo tantissime prestazioni negative, che ha svolto ottimamente il compito di "ultimo uomo".

Sky ProCycling - 4
La squadra britannica era partita con almeno tre uomini in grado di giocarsi carte importanti in questo Giro delle Fiandre. Dover scorrere fino alla 17a posizione per trovare il migliore spiega già buona parte del voto. Anche loro non hanno fatto praticamente nulla di diverso dall'aspettare in gruppo l'atteso scatto di Cancellara: Ian Stannard è rimasto indietro già al passaggio sul Koppenberg, Geraint Thomas è caduto a 36 km dall'arrivo ed Edvald Boasson Hagen è stato schiantato dal primo attacco di Cancellara sull'Oude Kwaremont. Nelle corse a tappe la squadra riesce a dominare come nessun'altra, nelle classiche c'è ancora molto lavoro da fare.

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano