Ci si attendeva un arrivo in volata a Margherita di Savoia, e così si è chiusa la sesta tappa del Giro d'Italia. A vincere, con uno sprint eccellente, ancora Mark Cavendish, già primo nella prima tappa. Elia Viviani, pur ineccepibile nella sua azione, si è di nuovo dovuto arrendere allo strapotere dell'inglese, chiudendo al secondo posto davanti a Matthew Goss, con Bouhanni quarto e Gavazzi quinto. Luca Paolini è ancora maglia rosa con 17" su Urán, in una classifica rimasta immutata.
Una caduta all'ultimo chilometro sconvolge il finale della quinta tappa del Giro d'Italia, spezzando il gruppo e lasciando al comando il solo Marco Canola (che era in prima posizione per lavorare per Modolo). Il vicentino ci ha messo un po' a rendersi conto della situazione e a capire che si trovava davanti all'occasione della vita, ha dato tutto per resistere, ma non ha potuto evitare di piantarsi ai 300 metri, mentre da dietro rinveniva fortissimo (e tutto solo) John Degenkolb. Il tedesco della Argos ha così vinto, anticipando lo spagnolo Vicioso e l'altro tedesco Martens.
Finale molto emozionante e vittoria di Enrico Battaglin a Serra San Bruno, nella quarta tappa del Giro d'Italia. Al termine di una frazione lunga 246 km, a 3 km dal Gpm di Croce Ferrata (e quindi a 10 dall'arrivo) Danilo Di Luca è scattato col colombiano Chalapud, ha tirato praticamente sempre lui, ha avuto non più di 10" di vantaggio sul gruppo, ma è stato bravo a resistere fino a 300 metri dal traguardo. A quel punto è stato ripreso da quel che rimaneva del gruppo (circa 60-70 unità), lanciato in volata.