Succede tutto sul rettilineo finale, nella seconda tappa del Tour of Qatar 2016, da Doha a Doha (135 km): una caduta ai 300 metri, intorno alla decima posizione, causata da uno spartitraffico malsegnalato, stravolge l'attesa volata, coinvolgendo tra gli altri Sam Bennett, Yauheni Hutarovich, Graeme Brown, Ivar Slik e il giovane Søren Kragh Andersen, e ritardandone molti altri.
Un gruppo di 21 uomini all'attacco sin dal km 50 della Dukhan-Al Khor Corniche (176 km), prima tappa del Tour of Qatar, con al suo interno molti dei pretendenti alla vittoria finale della corsa del deserto: il vento l'ha fatta da padrone, la media è stata altissima, e i 21 (poi diminuiti nel finale), soprattutto grazie all'impulso degli uomini Katusha e BMC, sono riusciti a giungere al traguardo con 1'42" sul gruppo.
Una Parigi-Tours folle e condotta a quasi 50 km/h di media premia l'italiano Matteo Trentin, al primo trionfo in carriera in una classica. Trentin è stato bravissimo ad inserirsi in una fuga di 31 uomini partita dopo appena 11 chilometri quando all'arrivo ne mancavano addirittura 220: la collaborazione tra gli uomini di testa ha impedito il rientro al gruppo che ha alzato bandiera bianca a più di 40 km dall'arrivo.
Vittoria a sorpresa nella sesta edizione del Grand Prix Cycliste de Québec: a imporsi nella gara canadese è stato Rigoberto Urán, autore di uno scatto bruciante all'ultimo chilometro e poi protagonista di una strenua resistenza mentre alle sue spalle gli avversari provavano invano a colmare il gap. Il colombiano della Etixx-Quick Step ha preceduto Michael Matthews e Alexander Kristoff, la cui volata è servita solo per assegnare il secondo posto in scia al vincitore.