La tredicesima tappa della Vuelta a España, 188.7 km da Belorado ad Obregón, è dello spagnolo della Cofidis Daniel Navarro. Dopo 3 km vanno in fuga Damien Gaudin (AG2R La Mondiale), Vegard Breen (Lotto Belisol), Jay Robert Thomson (MTN Qhubeka), Jasper Stuyven (Trek), Alexey Lutsenko (Astana), Damiano Cunego (Lampre-Merida), Stef Clement (Belkin), Danilo Wyss (BMC), Luis León Sánchez (Caja Rural-RGA Seguros), Paolo Longo Borghini (Cannondale) e Dani Navarro (Cofidis). Sull'Alto de Caracol restano davanti Wyss, Sánchez, Gaudin, Lutsenko e Cunego.
L'undicesima tappa della Vuelta a España, 153.4 km da Pamplona al Santuario de San Miguel de Aralar, è di Fabio Aru, che con un'azione bellissima vince la sua prima tappa alla Vuelta, la seconda italiana nella corsa iberica. Dopo 20 km caduta di massa e ritiro per Nairo Quintana. Scoppia la bagarre, va via un gruppo di oltre trenta unità con dentro anche Contador. Subito ripresi, al traguardo Volante Valverde sprinta davanti al madrileno, rosicchiandogli un secondo.
La settima tappa della Vuelta a España, 169 km da Alhendín ad Alcaudete, vede la vittoria solitaria di Alessandro De Marchi, già uomo più combattivo del Tour de France. Vanno in fuga, dopo tanti tentativi, Ryder Hesjedal, Hubert Dupont, Johann Tschopp ed Alessandro De Marchi, con un vantaggio che supera i 5'. Dietro il gruppo cincischia e così i fuggitivi perdono poco terreno. Nel finale cade Hesjedal, De Marchi resta con Tschopp ed a 13 km dal traguardo di Alcaudete va via da solo. Alle sue spalle Dupont, Hesjedal e Tschopp, gruppo a 3'22 quando mancano 3 km all'arrivo.