La tappa regina della Parigi-Nizza, 176 km da Châteauneuf-du-Pape all'arrivo in salita de La Montagne de Lure, va a Richie Porte, che con una bella azione negli ultimi due chilometri di salita strappa la maglia gialla a Talansky. Subito dopo 14 km va via la fuga con Jens Voigt che si porta dietro Cyril Lemoine, Paolo Longo Borghini e Thierry Hupond. I quattro raggiungono un vantaggio massimo al km 80, con un margine di 6'35" sul gruppo. Man mano che l'ascesa finale s'avvicina il gap decresce ed i quattro arrivano all'inizio de La Montagne de Lure con 1'35" sul plotone.
La quarta tappa della Parigi-Nizza, 199 km da Brioude a Saint-Vallier con 7 Gpm, va allo svizzero dell'Orica-GreenEDGE Michale Albasini, che in una volata ristretta regola Maxim Iglinskiy e Peter Velits. Dopo 8 km attaccano Javier Moreno, Gianni Meersman e Johan Tschopp. Moreno si stacca presto e così Voeckler si porta sui primi due: ad inseguire Hubert Dupont, Romain Sicard, Michael Morkov e Warren Barguil. Mentre Favilli e Fuglsang abbandonano, davanti si forma un gruppo di 7: Voeckler, Dupont, Meersman, Sicard, Morkov, Barguil e Tschopp.
La terza tappa della Parigi-Nizza si decide sulla Côte de Mauvagnat e vede vincitore Andrew Talansky. Sono 170 i km da Châtel-Guyon a Brioude, subito in fuga Alexis Vuillermoz (Sojasun), Martijn Keizer (Vacansoleil), Sébastien Minard (AG2R La Mondiale) e Mads Christensen (Saxo-Tinkoff). Vantaggio sul gruppo che non supera i 4'05", poi i quattro vengono ripresi ai -22 km. Prima l'AG2R La Mondiale, dunque la Sky fanno il forcing sulla Côte de Mauvagnat. Elia Viviani si stacca ed accusa 1'30" di svantaggio.