Parigi-Nizza 2013: Astana impazzita, Albasini ne approfitta - L'elvetico infila Iglinskiy e Gasparotto. Talansky resta leader
- Paris - Nice 2013
- Astana Pro Team 2013
- BMC Racing Team 2013
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Garmin - Sharp 2013
- Lampre - Merida 2013
- Team Europcar 2013
- Andrew Talansky
- Diego Ulissi
- Enrico Gasparotto
- Francisco Javier Moreno Allue
- Gianni Meersman
- Hubert Dupont
- Ivan Basso
- Johann Tschopp
- Maxim Iglinskiy
- Michael Albasini
- Michael Christiansen Morkov
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Peter Velits
- Philippe Gilbert
- Richie Porte
- Romain Sicard
- Sylvain Chavanel
- Thomas Voeckler
- Warren Barguil
- Uomini
Quando Maxim Iglinskiy si lancia la volata, in quel di Saint-Vallier, probabilmente non pensa affatto al compagno di squadra Enrico Gasparotto o, se lo fa, crede che sia alla sua ruota. Viceversa, il kazako decide di fare sprint a sé, lasciando il friulano al suo destino. Non si spiega in altro modo come faccia l'Astana, rimasta davanti con anche Grivko e che secondo tutti dovrebbe lavorare per una vittoria di Gasparotto, a lasciar disputare due volate separate ai suoi: Iglinskiy da una parte, Gasparotto dall'altra, e decisamente più indietro.
Succede così che nessuno dei due colga il successo di tappa e che il terzo, un Michael Albasini non nuovo a vittorie in tappe mosse ad inizio stagione (l'anno scorso si aggiudicò a fine marzo due frazioni e la classifica finale della Volta Ciclista a Catalunya), parta da lontano, superi tutti e, come da proverbio, goda. Questo l'epilogo della quarta tappa della Parigi-Nizza, 199 km da Brioude a Saint-Vallier che dovevano essere corsi sotto la pioggia ed invece vedono un bel sole accompagnare i corridori.
Sette i Gpm da affrontare e bagarre prevista sin da subito, con la partenza in salita verso la Côte de Lachaud, dopo appena 11.5 km. Se il pronostico metereologico non era stato rispettato, altrettanto non si può dire per quanto riguarda la bagarre, visto che già al km 8 attaccano Javier Moreno, Gianni Meersman e Johan Tschopp. Non è molto il loro vantaggio nei confronti del gruppo ed in più Moreno non tiene a lungo, venendo staccato presto da Meersman e Tschopp.
Thomas Voeckler si porta in testa ed il terzetto, che ha un minuto di vantaggio sul gruppo, è inseguito a breve da due coppie: Voeckler, Dupont, Meersman, Sicard, Morkov, Barguil e Tschopp. Non guadagneranno più di 3'20" su un gruppo ben controllato dalla Lampre e dalla BMC di Philippe Gilbert, che agisce non tanto per l'iridato quanto per Tejay Van Garderen, che punta a perdere meno terreno possibile dal leader Talansky.
Mentre Tschopp fa incetta di punti ai Gpm (a fine tappa sarà sua la maglia a pois di miglior scalatore) e Jakob Fuglsang si ritira, il gruppo approccia la penultima salita, la Côte de Talencieux, con i fuggitivi che hanno solamente 45" di vantaggio. Dupont e Voeckler accelerano, gli altri cinque non riescono a tenere il loro ritmo. Diego Ulissi lancia un attacco, Nairo Quintana fa altrettanto ma il gruppo si allunga soltanto.
Nella discesa Meersman e Tschopp raggiungono Dupont e Voeckler ma il gruppo, con tutta la BMC a tirare, è a soli 25". Ripresi i fuggitivi ai -20, inizia la Côte de la Sizeranne, con Basso, Quintana (problema meccanico per il colombiano della Movistar) e Gilbert che si staccano per il ritmo infernale. Ci prova prima prima Monfort, poi Scarponi, ma siamo già allo scollinamento e comunque Richie Porte non lascia andare l'aquila di Filottrano.
La discesa è preceduta da un falsopiano dove una quarantina di atleti se ne vanno. Tra quelli che restano indietro Davide Malacarne, ieri secondo di tappa, oggi con le gambe in croce. Negli ultimissimi chilometri, quando siamo alle porte di Saint-Vallier, ci prova da solo Wilco Kelderman, ma viene ripreso. È volata ristretta a 37 uomini, quelli rimasti nel primo gruppo.
Maxim Iglinskiy partiva sulla sinistra ed alla sua ruota, anziché Gasparotto, c'era Albasini. Lo svizzero sorpassava il kazako andando a vincere, mentre la terza piazza era di Peter Velits, con Gasparotto solo quarto. Quinto Diego Ulissi seguito dalla maglia gialla Andrew Talansky, Romain Bardet, Jens Keukeleire, Andreas Klöden e Xavier Florencio.
Classifica generale che vede sempre Talansky in testa con Grivko a 3", Velits e l'attivissimo Chavanel a 4", Gorka Izagirre a 5", Westra a 6", Porte a 7", Iglinskiy e Péraud a 13", Bart De Clercq a 15".
Domani i distacchi saranno ben diversi, con la tappa regina della corsa ed un arrivo in salita che farà capire se Talansky può o meno vincere la Parigi-Nizza. La Châteauneuf-du-Pape - La Montagne de Lure, di 176 km, presenterà cinque Gpm e l'arrivo in salita di prima categoria. La salita finale, 14 km al 6.6% di media (ma con gli ultimi 4 km costantemente sopra al 7%), daranno modo di attaccare a chi è più in forma. Finora Chavanel, Talansky, Porte, Van Garderen e pure i nostri Scarponi ed Ulissi sono parsi vogliosi di salite, domani saranno accontentati.