Parigi-Nizza 2013: Gran volaTalansky, beffato Malacarne - Per Andrew tappa e maglia. Il feltrino è 2°
- Paris - Nice 2013
- AG2R La Mondiale 2013
- Astana Pro Team 2013
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Garmin - Sharp 2013
- Lampre - Merida 2013
- Sky ProCycling 2013
- Team Europcar 2013
- Alexis Vuillermoz
- Andrew Talansky
- Andriy Grivko
- David López García
- Davide Malacarne
- Diego Ulissi
- Elia Viviani
- Enrico Gasparotto
- Gorka Izagirre Insausti
- Jonathan Hivert
- Mads Christensen
- Martijn Keizer
- Maxim Iglinskiy
- Maxime Bouet
- Michele Scarponi
- Peter Velits
- Philippe Gilbert
- Richie Porte
- Romain Bardet
- Sylvain Chavanel
- Sébastien Minard
- Tejay Van Garderen
- Vasili Kiryienka
- Uomini
Succede tutto in un momento. La pioggia, la fanghiglia, la discesa viscida, chi cade e chi resta in piedi, chi si stacca e chi allunga. Tutto in venti chilometri. La salita della Côte de Mauvagnat, presa a tutta dagli uomini Sky, taglia fuori Elia Viviani. La discesa, con Grivko e Kiryienka che s'erano portati in testa, vede il bielorusso volare a terra in un insidioso tornante a sinistra ed un gruppetto di sette avanzare. Saranno loro a giocarsi il successo di tappa: Davide Malacarne, Romain Bardet, Gorka Izagirre, Richie Porte, David López García, Andriy Grivko ed Andrew Talansky.
Tutto era iniziato al km 11 dei 170 da percorrere per arrivare da Châtel-Guyon a Brioude. Elia Viviani, pur con una salita impegnativa nel finale (la già citata Côte de Mauvagnat, appunto), era pienamente intenzionato a mantenere la maglia gialla sulle sue spalle. Dovrà alzare bandiera bianca, accontentandosi di quella verde della classifica a punti, che il veronese conta di portare sino alla conclusione della Corsa verso il sole.
Dicevamo del km 11: è lì che parte la prima ed unica fuga di giornata. Sono quattro i promotori: Alexis Vuillermoz (Sojasun), Martijn Keizer (Vacansoleil), Sébastien Minard (AG2R La Mondiale) e Mads Christensen (Saxo-Tinkoff). Subito il loro vantaggio si porta sui 3', sforerà il muro dei 4' ma non andrà oltre. Il gruppo li tiene d'occhio.
Mentre Keizer transita per primo sia sul Col de Potey che sulla de Côte de la Forêt de la Comté, aggiudicandosi così a fine giornata la maglia a pois della classifica dei Gpm, il gruppo rinviene molto forte. Ai -22 km ha i fuggitivi nel mirino e la loro avventura termina. Inizia un'altra corsa, inizia un'altra salita, l'ultima di giornata, la Côte de Mauvagnat.
La maglia gialla Elia Viviani prova a resistere ma non appena la strada sale l'AG2R La Mondiale fa il ritmo per Jean-Christophe Péraud ed il veronese si ritrova subito nelle ultime posizioni (sempre meglio di Ivan Basso, che non appena il gruppo accelera, fora). Si porta in testa la Sky di Richie Porte e Viviani accusa un minuto di ritardo.
Davanti invece scatta l'Astana Maxim Iglinskiy che, non appena ripreso, lancia in un bel contrattacco il compagno ucraino Andriy Grivko. Si accoda allora Kiryienka ed i due scollinano insieme. La discesa però è molto insidiosa e già con l'asciutto creerebbe più di un grattacapo ai corridori. Con l'asfalto bagnato ogni curva è un rischio e così, in un tornantino a sinistra, il bielorusso della Sky perde il posteriore, tenta di restare in piedi con una mossa da funambolo ma alla fine viene a contatto con l'asfalto.
Mentre Grivko prosegue nella sua azione, da dietro lo raggiungono altri sei: Davide Malacarne, Romain Bardet, Gorka Izagirre, Richie Porte, David López García ed Andrew Talansky. Il gruppo dei più immediati inseguitori, con Ulissi, Quintana, Scarponi e molti altri, è ad una decina di secondi ma i sette di testa non mollano. Il nostro Davide Malacarne ha imparato bene dal compagno di squadra all'Europcar Thomas Voeckler e rilancia più degli altri, facendo sì che il gruppo non raggiunga i fuggitivi.
Dietro è la BMC di Van Garderen a tentare di ricucire, ma sarà uno sforzo vano. È ancora Malacrne che alla vista della flamme rouge tenta l'allungo, forse senza troppa convinzione, e così i compagni di fuga lo raggiungono. Ai 500 metri il gruppo inseguitore parrebbe ritornare sui primi, è allora Richie Porte a dare una trenata decisiva per evitare il ricongiungimento.
Sul rettilineo finale, non trovandoci al cospetto di sette uomini che fanno dello sprint la loro arma vincente, è Romain Bardet a lanciare la volata. Andrew Talansky, uno che nel 2012 può vantare un 2° posto al Tour de Romandie (a 12" dal vincitore Bradley Wiggins) ed un 7° alla Vuelta a España, parte dopo e brucia Bardet, resistendo al ritorno di Davide Malacarne, che con un'accelerazione molto bella quasi quasi andava a vincere la tappa. Terzo di giornata Gorka Izagirre davanti a David López, Richie Porte, Romain Bardet ed Andriy Grivko. Jonathan Hivert regola il primo gruppo inseguitore a 7", con Enrico Gasparotto 9° e Maxime Bouet a completare al top ten.
La classifica generale, con Elia Viviani giunto a 2'58" da Talansky, cambia radicalmente e vede proprio Talansky in maglia gialla, seguito da Grivko e Malacarne a 3", Sylvain Chavanel a 4" e Gorka Izagirre a 5". Westra e Porte seguono a 6" e 7", Peter Velits a 8", David López García a 9" e Jonathan Hivert a 12".
Domani nei 199.5 km da Brioude a Saint-Vallier si affronteranno ben sette Gpm, l'ultimo del quale, Côte de la la Sizeranne, ha una pendenza media del 6.5%. Allo scollinamento mancheranno solo 8.5 km al traguardo di Saint-Vallier; tanto spazio per gli attaccanti, molto campo per i colpi di mano ed una classifica che senza dubbio non vedrà distacchi risicati come quelli di oggi.
E attenzione a Talansky, il quale non è un carneade ed anzi, se la cava bene in salita. Tejay Van Garderen dista solo 16" dalla maglia gialla, è vero, ed anche i nostri Ulisi e Scarponi, oggi in gran bell'evidenza, sono a soli 18" dal leader, ma Talansky, classe '88 di Miami, non vorrà cedere agli avversari troppo facilmente.