Andrea Fedi sfiora un colpaccio del tutto inatteso al Gp Ouest France - Plouay: è secondo dietro a Sylvain Chavanel nella corsa francese valida come prova del World Tour. L'azione decisiva è partita sull'ultimo passaggio della Côte de Ty Marrec: Gautier ha promosso un'azione di sette uomini, i quali sono riusciti a mantenere un lieve vantaggio sul gruppo in rimonta fino all'arrivo. Allo sprint vince un redivivo Sylvain Chavanel, che firma il successo più importante della storia della IAM Cycling, battendo di poco Andrea Fedi (Neri Sottoli), poi terzo Artur Vichot (FDJ).
24 squadre al via, 189 partenti, sono questi i numeri della startlist del GP Ouest France di Plouay, prova valida per il calendario World Tour. Alle 18 formazioni del WT si aggiungono 6 wild card: Bretagne, Cofidis, IAM, Wanty e le nostre Neri e Bardiani, che vanno ad arricchire di italiani l'elenco dei partenti. Il dorsale numero 1 - in assenza di Pippo Pozzato, campione uscente - sarà indossato dall'iridato Rui Costa, il favorito Alexander Kristoff gareggerà col 152, da seguire anche il 14 di Nizzolo, il 58 di Van Avermaet, il 118 di Trentin e il 123 di Gerrans.
È un Alexander Kristoff in forma smagliante il vincitore della Vattenfall Cyclassics di Amburgo (14 centri stagionali per il norvegese della Katusha, è il plurivittorioso del 2014). Subito una fuga con Ralf Matzka (NetApp-Endura), Björn Thurau (Europcar) ed il giovane di Diano Marina Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida). Ai -38 scatta Thurau e solamente Bonifazio resta con lui. Matzka è ripreso dal gruppo ai -36, gruppo che diventa compatto a 28 km dal traguardo.
Sarà una gara veloce per uomini velocissimi la Vattenfall Cyclassics - anche nota come Classica di Amburgo - che domani porterà il World Tour a far tappa in Germania. Per la corsa anseatica una sola wild card oltre alle 18 formazioni WT (concessa ovviamente alla formazione di casa, la NetApp-Endura), e tanti sprinter che ambiranno a vincere (manca il campione uscente Degenkolb, ma - tanto per fare quattro nomi - il dorsale numero 4 sarà indossato da Marcel Kittel, l'11 da André Greipel, il 21 da Alexander Kristoff e il 53 da Mark Cavendish).
Finale più che gradevole per l'Arctic Race of Norway, per una tappa di 165 km con partenza e arrivo a Tromsø, compreso un circuito finale con strappo di 1.3 km al 7% da ripetere 4 volte. Alexander Kristoff non ha aspettato la volata ma ha rintuzzato personalmente gli attacchi e poi ha provato addirittura l'azione personale sull'ultima passaggio in salita, favorito da Oscar Gatto (Cannondale), sfilacciando notevolmente il gruppo.
È Simon Spilak il vincitore della terza tappa dell'Arctic Race of Norway. Si trattava di 132 km da Alta all'arrivo in salita di Kvænangsfjellet. Sulle prime rampe della salita è partito Simon Spilak, con Steven Kruijswijk a ruota. I due hanno preso subito un buon vantaggio sul gruppo del leader Lars Petter Nordhaug. Sul traguardo Spilak ha preceduto Kruijswijk in una volata a due, mentre il gruppo, giunto a 15", è stato regolato da Jonathan Hivert.
La volata con cui s'è conclusa la seconda tappa dell'Arctic Race of Norway è di Alexander Kristoff, che precede un altro norvegese, Thor Hushovd. Nei 207 km da Honningsvåg ad Alta sono andati in fuga Krister Hagen, Andreas Erland, Laurent Evrard e Petter Theodorsen. Gli ultimi due a resistere sono Hagen ed Erland, che fino ai -11 sono in testa. Una caduta poco dopo mette fuori gioco alcuni IAM ed MTN Qhubeka, ma ormai sarà volata verso Alta. La spunta Alexander Kristoff, che batte Thor Hushovd ed Edward Theuns.