La quarta tappa della Vuelta a España, 160 km da Barakaldo all'arrivo in salita dell'Estación de Valdezcaray, vede la vittoria dell'australiano dell'Orica-GreenEDGE Simon Clarke, che s'impone su Tony Martin dopo essere stati in fuga per tutta la giornata. Subito in fuga cinque uomini: Rosendo, Mate, T. Martin, Clarke e Bazayev. Guadagnano fino a 13'10" con Mate Mardones che diventa maglia roja virtuale.
La terza tappa della Vuelta a España, 155 km da Faustino V all'Alto de Arrate, offre subito spettacolo e viene vinta da Alejandro Valverde, che con un colpo di reni batte per pochi millimetri Joaquim Rodríguez. Vanno in fuga sin dai primi chilometri Riblon, Zeits, Gilbert, Ligthart, Irizar, Rollin, Sijmens, Carrasco che guadagnano sino a oltre 3' sul gruppo. Ai piedi dell'Alto de Arrate è la Sky a tirare per Froome. Saxo Bank-Tinkoff che con i britannici impone un ritmo infernale. Al primo scatto di Valverde risponde Contador e sui due rientrano Joaquim Rodríguez e Froome.
Un arrivo che tirava all'insù, e di conseguenza va a vincere uno dei più potenti velocisti del gruppo: John Degenkolb si è imposto a Viana al termine della seconda tappa della Vuelta a España. Il tedesco della Argos ha preceduto Allan Davis, Ben Swift (che era partito troppo lungo) ed Elia Viviani. Tra i dieci anche Cimolai (settimo) e Bennati (decimo). Castroviejo, 24esimo al traguardo, conserva il primo posto in classifica con lo stesso tempo di Quintana, Moreno, Valverde e Intxausti.
La cronosquadre inaugurale della Vuelta a España, 16.5 km tra le vie di Pamplona, viene vinta dalla Movistar del campione uscente Juan José Cobo e di Alejandro Valverde. Jonathan Castroviejo è il primo a transitare sul traguardo e veste la maglia roja. Cronosquadre caratterizzata dalla caduta dei Garmin-Sharp, mentre l'Omega Pharma QuickStep ha "allungato" una rotonda, impiegando maggior tempo di quello richiesto.