Prende il via domani con una cronosquadre di 19.2 km da Vallée de Joux al Juraparc il 69esimo Giro di Romandia.
La quarta frazione della Volta a Catalunya, 188.4 km da Tona a La Molina, vede la vittoria di Tejay Van Garderen. Tappa regina, con quattro salite da scalare ed arrivo all'insù. Vanno via Thomas Danielson (Cannondale-Garmin), José Herrada (Movistar), Jérôme Coppel (IAM), Riccardo Zoidl (Trek) e Loïc Chetout (Cofidis), che arriveranno ad avere oltre 7' di vantaggio sul gruppo. Sulla salita dell'Alt de la Creueta si stacca dal gruppo dei migliori Chris Froome e, successivamente, il leader della corsa, Pierre Rolland.
La terza tappa della Volta a Catalunya è di Domenico Pozzovivo, alla priam vittoria stagionale. Sull'ultima salita di giornata, l'Alt dels Angels, rimangono davanti Alberto Contador, Fabio Aru, Diego Rosa, Richie Porte, Domenico Pozzovivo e Rigoberto Urán. In precedenza Valverde era caduto, con la Tinkoff-Saxo a menare davanti, portando via un gruppo di 29 uomini. Al culmine dell'Alt dels Angels passano Aru, Contador, porte, Pozzovivo ed Urán, ma nella discesa rientrano Talansky e Daniel Martin.
Con la defezione di Joaquim Rodríguez, sarà Alberto Losada a portare il numero 1 alla Volta Ciclista a Catalunya. Una corsa a tappe dai grandi nomi, nei quali rivivrà il duello Contador (dorsale 11) - Froome (41), con la possibile intrusione di Alejandro Valverde (31). E non dimentichiamo il nostro Fabio Aru (71), che dopo la Parigi-Nizza potrebbe aver già la condizione per stare coi migliori, nonchè Rigoberto Urán (81), sul podio alla Tirreno-Adriatico.
Per il secondo anno di fila la Tirreno-Adriatico è orfana di Chris Froome a poche ore dal via. Il britannico del Team Sky ha comunicato la propria assenza dalla Corsa dei Due Mari a causa di un virus febbrile associato a mal di gola. Deve quindi essere rinviata alle prossime corse l'attesissima sfida fra Alberto Contador, Vincenzo Nibali, Nairo Quintana e lo stesso Froome.
In un'intervista al Daily Mail, Chris Froome ha rivelato, tra le altre cose, di aver parlato con il CIRC (Cycling Independent Reform Commission, una commissione indipendente incaricata di indagare sul passato del ciclismo. Sì, fa già ridere così) alla fine della scorsa stagione. «Abbiamo parlato per qualche ora del momento del ciclismo e di come si possono migliorare le cose, secondo me - ha rivelato Froome.