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Volta a Catalunya 2015: Che bel ritorno, Pozzovivo! - Con i migliori in salita e perfetto nel finale. Molto bene anche Aru | Cicloweb

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Volta a Catalunya 2015: Che bel ritorno, Pozzovivo! - Con i migliori in salita e perfetto nel finale. Molto bene anche Aru

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A Girona Domenico Pozzovivo vince la terza tappa della Volta a Catalunya © Bettiniphoto

Dopo una tappa di distacchi mal comunicati ed un altra di pioggia, la terza frazione della Volta a Catalunya inizia a trasmettere forti emozioni. Non solo per la vittoria di Domenico Pozzovivo, alla prima stagionale, ma per il gruppo di uomini che si sono trovati in testa nelle fasi finali. Alberto Contador, Fabio Aru, Richie Porte, Domenico Pozzovivo e Rigoberto Urán non sono nomi che lasciano insensibili: vederli scornarsi è stato un piacevolissimo antipasto in vista di domani, quando si arriverà in quota a La Molina. Ma andiamo con ordine: anche oggi non erano poche le salite da affrontare, con l'Alt dels Angels da ripetere due volte e senza dubbio la più impegnativa di giornata. Lì sono andati via i nomi sopra citati, lì hanno inseguito altri (Valverde e Froome su tutti), lì s'è decisa la tappa. Il colpo a sorpresa l'ha messo a segno però Domenico Pozzovivo, il quale ha capito che arrivando con quel gruppetto non avrebbe avuto possibilità di vincere; scattato ai 2000 metri, è arrivato al traguardo di Girona a braccia alzate, esultando con il gesto esibito da Sebastian Giovinco ad ogni gol (a proposito, Domenico: perché non aggiornarci?). Prima stagionale, come detto, ma vittoria importante, visto che l'ultima risale al 16 giugno 2012 (terza frazione del Tour de Slovénie). Un Pozzovivo che fa capire di essere in forma Giro.

 

Anche Mattia Cattaneo nella prima fuga. Paterski si stacca
Si parte con 156.6 km da percorrere, partenza ed arrivo a Girona. Dopo 21 km allungano Lluís Mas (Caja Rural-Seguros RGA) e Benoît Jarrier (Bretagne-Séché Environnement), con Boris Vallée (Lotto-Soudal) e Romain Hardy (Cofidis) che contrattaccano e si uniscono. arrivano anche Tom Danielson (Cannondale), Mattia Cattaneo (Lampre-Merida), Rudy Molard (Cofidis) e Leonardo Duque (Colombia). Dopo 36 km troviamo al comando sei uomini: Danielson, Cattaneo, Molard, Duque, Mas e Jarrier. Vantano 1'30" sul gruppo del leader Maciej Paterski. Molard transita per primo sulla prima salita di giornata, l'Alt de Romanyà: alle sue spalle Duque, jarrier, Mas e Cattaneo, con il plotone a 2'45". Vantaggio che sale a 3'11" al traguardo volante di Calonge (vinto da Mas su Danielson e Molard), quindi l'Alto de la Ganga: è un terza categoria e non fa ancora la differenza. Duque precede Molard in cima, con Danielson e Mas che seguono insieme a Cattaneo: gruppo a 3'10", in pieno controllo. Dopo 80 km la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador si mette decisa in testa al plotone, là dietro, ed uno dei primi a farne le spese è il leader Maciej Paterski: il polacco perde contatto dal gruppo sulle prime rampe dell'Alt dels Angels, affrontato per la prima volta dopo 82.6 km. La selezione c'è e davanti rimangono i soli Molard, Danielson e Duque. Solo 1'05" il vantaggio sul plotone a Girona, a scendere. L'Alt de Santa Pellaia è la prossima, penultima salita: si deciderà molto su quelle rampette.

 

Ritmo alto della Tinkoff, Valverde cade
I fuggitivi vengono ripresi non appena inizia l'Alt de Santa Pellaia, con al Tinkoff-Saxo che non intende abbassare il ritmo. Nelle retrovie del gruppo Alejandro Valverde cade in una curva a destra: i Tinkoff per un po' aspettano il murciano ma quando vedono che s'è rialzato ed è tutto intero riprendono il loro forcing. Ed è un ritmo insostenibile. Valverde perde secondi e non è il solo: a fine discesa davanti rimangono in 29. Resta solo la seconda ed ultima scalata all'Alt dels Angels, dove si decideranno le sorti della tappa ed una buona fetta di classifica generale.

 

Sull'Alt dels Angels in 5: c'è Aru, manca Froome
Subito scatta Alberto Contador, scalpitante in testa al gruppo dei 29: con lui rimangono davvero in pochi. C'è però Domenico Pozzovivo e con lui un altro italiano, Fabio Aru. Il sardo, affiancato dal sempre ottimo Diego Rosa, dice all'ex biker di mettersi davanti e scandire un ritmo non da tutti: sarà fatto. Restano in testa alla corsa Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), Fabio Aru e Diego Rosa (Astana), Richie Porte (Sky), Rigoberto Urán (Etixx-QuickStep) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale). Rientra lo statunitense della Cannondale-Garmin, Andrew Talansky, che però presto molla la presa e sle del suo passo. Anche perché i primi iniziano a guardarsi ed a scattarsi nei denti. Il primo a partire è Contador, che però non fa il vuoto. Ci prova ancora, con Aru che palesa un'ottima forma (Rosa, svolto ottimamente il lavoro, s'è staccato), Porte che tenta di andare via al Gpm, senza aver dato un cambio a Contador durante l'intera salita. E Chris Froome? Perché in corsa c'è anche il vincitore del Tour 2013: s'è staccato alla prima accelerazione seria di Contador, lasciando campo libero a Porte. Valverde invece, ieri vincitore, insegue in prima persona, ma non rientrerà mai. Nella discesa che in 13 km porta dall'Alt dels Angels a Girona, restano davanti Contador, Aru, Porte, Urán e Pozzovivo, con Andrew Talansky e Daniel Martin che rientrano. La coppia Cannondale-Garmin parlotta a lungo, sembra che stia per regalare alla squadra di Jonathan Vaughters la prima vittoria del 2015.

 

Pozzovivo, vittoria da finisseur. Rolland nuovo leader
Domenico Pozzovivo
si rende conto di essere tagliato fuori in un arrivo veloce tra pochi uomini e così, persa per persa, attacca ai -2. È un affondo non irresistibile, a dir la verità, ma dietro nessuno vuole riportare sotto i diretti avversari. Ci si guarda molto mentre il lucano pedala, là davanti. Alla fine i Cannondale-Garmin provano a chiudere ma Domenico Pozzovivo esulta quasi da solo sul traguardo di Girona. Anticipa di soli 3" Rigoberto Urán, che allo sprint batte Daniel Martin. Quarto Alberto Contador, poi Fabio Aru, Richie Porte ed Andrew Talansky. A 22" Diego Rosa, Wilco Kelderman ed Alberto Losada. La classifica generale, per due giorni polacca, da oggi parla francese, con Pierre Rolland (Europcar) che si porta al comando. Dietro a lui ancora i fuggitivi della prima tappa, Rolland prende la testa della generale, con Maciej Paterski a 1'08" e Bart De Clercq a 1'16". Il vincitore odierno, Domenico Pozzovivo, è quarto a 2'14", poi Rigoberto Urán a 2'21", Daniel Martin a 2'22", Alberto Contador a 2'27" con Richie Porte, Fabio Aru ed Andrew Talansky, mentre Alejandro Valverde perde terreno e si trova ora a 2'36", con Wout Poels a 2'43".

 

Domani a La Molina nuove prove di Giro (e Tour)
Domani tappa regina della 95esima Volta a Catalunya: 188.4 km da Tona a La Molina, classico arrivo in salita. È un'ascesa di 12 km al 4.8% di pendenza media, quindi apparentemente nulla di eccezionale. Però, se quanto visto oggi si ripeterà domani (con un Chris Froome ed un Alejandro Valverde in più, magari), ci sarà da divertirsi. La Molina, con i suoi 1725 metri s.l.m. non sarà l'unica salita di giornata: in precedenza troveremo l'Alt de Bracons, l'Alt de Coubet e l'Alt de la Creueta, 21 km complicati ed a strappi, affrontati da Castellar n'Hug. Chi vorrà fare corsa dura troverà pane per i suoi denti, in poche parole.

Francesco Sulas

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