Diventare ct di una nazionale a 33 anni; se non è record, poco ci manca. Se poi il paese in questione è un big di primissima fascia come il Belgio, ecco che questa particolarità non può passare inosservata. Da oggi inizia l'era di Kevin De Weert come nuovo selezionatore della squadra élite maschile del Belgio; l'ex corridore di Quick Step e Rabobank, ritiratosi nel corso del 2015, subentra a Carlo Bomans del quale era stato assistente in occasione della rassegna iridata di Richmond.
Nel giorno del suo 33° compleanno, il belga Kevin De Weert ha annunciato il suo ritiro dal ciclismo professionistico. De Weert era approdato proprio quest'anno alla Lotto NL-Jumbo dopo sei anni alla QuiCk Step: nel settembre 2013, durante una cronometro alla Vuelta, era stato protagonista di un bruttissimo incidente con fratture multiple, un infortunio da cui il corridore non è mai riuscito a ristabilirsi pienamente.
La seconda tappa della Vuelta al País Vasco, 175.4 km da Bilbao a Vitoria, vede vincitore Fabio Felline, al secondo centro stagionale. Frazione caratterizzata dalla fuga a cinque di Sébastien Reichenbach (IAM), Louis Vervaeke (Lotto-Soudal), Amets Txurruka (Caja Rural-Seguros RGA), Thierry Hupond (Giant-Alpecin) e Kevin De Weert (LottoNL-Jumbo), poi rimasti in tre (Sébastien Reichenbach, Amets Txurruka e Louis Vervaeke). Ripresi ai -15 km, ai -4.5 allunga l'olandese Tom Jelte Slagter (Cannondale-Garmin).
Il team Lotto-BrandLoyalty, conosciuto dal 2013 con il nome di team Belkin, ha annunciato di aver messo sotto contratto il neozelandese George Bennett e il belga Kevin De Weert. Il ventiquattrenne Bennett, in questa stagione con il team Cannondale, ha concluso al nono posto il Tour of Utah e nella formazione olandese continuerà il suo percorso di crescita. Il trentaduenne De Weert ha già militato con l'allora Rabobank da giovane neoprofessionista nel 2003 e nel 2004; da allora l'esperto scalatore ha sempre difeso le insegne dell'Omega Pharma-Quick Step.
All'inizio della salita del Ghisallo, appena fuori Bellagio, scattano Hesjedal, Cunego e Tiralongo ma il gruppo, forte di una ventina di unità (tra gli altri Contador, Basso, Nibali, Betancur, Joaquim Rodríguez, Di Luca, Nocentini, Ulissi e Cunego), li riprende subito. Romain Bardet, in testa da solo dopo la Colma di Sormano, esaurisce le energie e viene ripreso a 57 km dall'arrivo. Subito dopo scatta il belga dell'Omega Pharma QuickStep Kevin De Weert, che transita sul Ghisallo con 43" sul primo gruppo inseguitore.
Dopo 5 anni di riposo forzato è tornata la Milano-Torino, la corsa più antica d'Italia (la prima edizione risale al 1876). La vittoria è andata all'uomo più in forma del momento, lo spagnolo Alberto Contador che lungo l'ascesa verso la salita di Superga ha fatto una discreta selezione precedendo sul traguardo il Lampre (nonché azzurro) Diego Ulissi. Sin da subito scatti e controscatti, con il gruppo a lasciar andare dopo 24 km la fuga composta da Federico Rocchetti (Utensilnord Named) ed Alfredo Balloni (Farnese Vini-Selle Italia).