Milano - Torino 2012: Un Superganador chiamato Contador - Alberto, primo successo in una classica
- Milano - Torino 2012
- Astana Pro Team 2012
- Farnese Vini - Selle Italia 2012
- Lampre - ISD 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Team Saxo Bank - Tinkoff Bank 2012
- Utensilnord Named 2012
- Alberto Contador Velasco
- Alfredo Balloni
- Carlos Alberto Betancur Gómez
- Chris Anker Sørensen
- Diego Ulissi
- Domenico Pozzovivo
- Emanuele Sella
- Eros Capecchi
- Fabio Felline
- Fabio Taborre
- Federico Rocchetti
- Franco Pellizotti
- Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Kevin De Weert
- Przemyslaw Niemiec
- Stefano Locatelli
- Tanel Kangert
- Vincenzo Nibali
- Uomini
Ad osservare la lista dei partenti di questa Milano-Torino che dopo cinque anni di pausa più che forzata si è rimessa in moto c'era da aspettarsi tutto fuorché una corsa noiosa. Il solo fatto di avere al via Alberto Contador, con un traguardo posto in cima alla collina di Superga, faceva pensare ad un successo del madrileno che sicuramente, su rampe discretamente impegnative, avrebbe provato l'azione personale. Tentata e riuscita l'azione, come da copione, Alberto fa capire, dopo la bella gara di domenica a Valkenburg, in un Mondiale corso da gregario, e la Vuelta vinta tra qualche difficoltà, di essere veramente tornato il matador che conoscevamo. Non che rifili distacchi abissali, sia chiaro, ma Contador c'è, si vede e fa quanto possibile per vincere. Missione compiuta.
L'ultima Milano-Torino, disputatasi nel 2007, era stata pure entusiasmante, con Di Luca e Soler ad avvantaggiarsi verso Superga, mantenendo un vantaggio risicato sul traguardo torinese, dove l'abruzzese battè il forte scalatore colombiano. Dopo cinque anni in cui la corsa più antica d'Italia è stata abbandonata da RCS Sport e quindi non disputata, nel 2012 la AC Arona ha deciso di rimettere in piedi una corsa amata dai torinesi e di farlo in grande stile. Parco partenti degno delle migliori Classiche e doppia scalata a Superga, con arrivo proprio sulla collina, bastavano a rendere la "nuova" Milano-Torino avvincente.
Sono 143 i corridori che prendono il via alle 10.50 da Settimo Milanese, davanti hanno 193.5 km da percorrere, da subito si registrano scatti e controscatti. Molto attivo Federico Rocchetti (Utensilnord Named) che infatti prende il largo insieme ad Alfredo Balloni (Farnese Vini-Selle Italia) dopo 24 km. Il gruppo lascia fare e la coppia arriva a guadagnare sino a 9' al km 57. È allora che le squadre principali, dalla Saxo Bank-Tinkoff alla Liquigas, prendono in mano la situazione e così il gap di Rocchetti e Balloni si abbassa notevolmente, sino a giungere a 3'.
Ai piedi della prima ascesa verso Superga Contador mette i suoi davanti a tirare e la fuga viene praticamente annullata. Con pochi metri di vantaggio partono i contrattacchi da dietro. La Liquigas porta nelle prime posizioni Eros Capecchi che scatta sulle prime rampe andando a sorpassare Rocchetti e Balloni. Capecchi viene seguito dal polacco Przemyslaw Niemiec, cui si uniscono Kevin De Weert, il mai domo Alfredo Balloni, Chris Anker Sørensen e Stefano Locatelli.
Capecchi è però scatenato e così scollina da solo a Superga con 6" su Niemiec. Proprio il polacco della Lampre si riporta sul ragazzo di Castiglione del Lago nella discesa ed i due guiadagnano una ventina di secondi sul primo gruppo inseguitore. La discesa è però viscida e Niemiec scivola, lasciando Capecchi da solo in testa. Dietro inseguono Sørensen, Hesjedal, Ulissi, Kessiakoff, Marzano, Kangert, Basso, Felline e Sella. Il gruppo principale è sempre tirato dalla Saxo Bank ed è distante 45".
Sella fora mentre Kangert, Marzano e Felline cedono quando si attacca la seconda ed ultima salita verso Superga. Capecchi conserva 15" ma da dietro arriva l'armata Saxo. Tutti sanno che Contador attaccherà ed allora provano ad anticipare il campione di Pinto. A 4.5 km dall'arrivo Chris Anker Sørensen raggiunge Eros Capecchi in testa alla corsa mentre un gruppetto di cui fan parte Joaquim Rodríguez, Ulissi e Kessiakoff insegue. Ai -4 km Kessiakoff non soltanto si riporta su Capecchi e Joaquim Rodríguez ma allunga, con Purito ad inseguire lo svedese dell'Astana insieme ad Ulissi.
In un tira e molla i due si riportano su Kessiakoff ma da dietro, quando mancano meno di 2 km all'arrivo, è Contador ad uscire, come prevedibile. Lo segue il nostro Vincenzo Nibali ed in breve tempo si riportano sui tre battistrada. Nibali è un po' appannato dopo lo scatto ed ai 500 metri perde terreno, mentre Contador continua la sua danza sui pedali e resta da solo in testa. Spinge e lo fa fino all'ultimo, Alberto, tirando fuori nuovamente un pezzo forte del suo repertorio, il colpo di pistola mimato con indice e pollice sul traguardo.
Alle spalle del pistolero Contador spunta Diego Ulissi a 15", felice per un secondo posto alle spalle di un gigante, specie su questo tipo di arrivi. Terzo gradino del podio per lo svedese Kessiakoff, a 24", mentre Joaquim Rodríguez nel finale perde un po' di mordente e chiude quarto a 36" insieme a Betancur. Taborre, Pozzovivo, Sørensen, Nibali ed il Campione d'Italia Franco Pellizotti completano la top ten.
Contador è il quinto spagnolo ad aggiudicarsi la Milano-Torino (prima di lui Poblet nel '57, Uriona nel '64, Serrano nel 2004 ed Astarloa nel 2006) e va a vincere dove un certo Federico Martín Bahamontes fece lo stesso nel 1958; era la quarta tappa del Giro d'Italia e L'Aquila di Toledo s'tacccò di 27" Charly Gaul. Oltretutto Alberto fa sua la prima corsa in linea della carriera. Prima d'oggi infatti, Contador si era specializzato nelle corse a tappe, ma mai aveva portato a casa una corsa di un giorno. Prima o poi un fenomeno come lui sarebbe riuscito a conquistare una corsa alla sua portata, ecco fatto.
Buonissima la prova di Diego Ulissi («Sabato, al Lombardia, proverò a essere ancora tra i protagonisti», ha dichiarato dopo l'arrivo) ed anche Taborre e Pozzovivo si sono difesi mentre Vincenzo Nibali, dopo lo scatto iniziale a seguire Contador, non ha saputo tenere le ruote del fuoriclasse spagnolo.
Fuoriclasse anche giù dalla bicicletta, Alberto, che dedica la vittoria a Víctor Cabedo, scomparso esattamente una settimana fa a causa di un incidente stradale: «È stata una vittoria inaspettata e sono contento di averla ottenuta in Italia. La dedico a tutti i miei compagni di squadra ma soprattutto ad una persona che ho ricordato molto durante i Mondiali, Víctor Cabedo. Ovunque tu sia, questa è per te».
Domani è la volta del Giro del Piemonte, 188 km da Fossano a Biella con la salita di Favaro da ripetere due volte negli ultimi 40 km. Giro del Piemonte che sarà il secondo tassello di un trittico iniziato oggi e che andrà a completarsi sabato con il Giro di Lombardia. Da qui ad allora ne vedremo delle belle, anche perché da domani sarà presente in corsa il freschissimo Campione del Mondo, il belga Philippe Gilbert.