Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".
Ai piedi dello Stelvio situazione rimescolata rispetto al Mortirolo. Sette al comando: Zaugg, Nieve, Cunego, Izagirre, Amador, Kangert e De Gendt. Il gruppo maglia rosa è tirato dalla Garmin di Hesjedal e viaggia a 3'41". Scarponi e Basso sono alle calcagna del canadese e della maglia rosa Joaquim Rodríguez ma il vero pericolo è Thomas De Gendt.
Inizia il Mortirolo ed i 14 davanti si sgranano inevitabilmente, mentre dietro è la Liquigas a fare l'andature, insieme a Spezialetti che lavora per Scarponi. Il gruppo ha un ritardo di 2'38" all'imbocco. Scatta tra i primi in testa Oliver Zaugg, raggiunto presto da Matteo Carrara. Rientra con un'azione bellissima Damiano Caruso. Christian Vande Velde e José Serpa raggiungono Zaugg e Caruso mentre Carrara paga l'enorme sforzo fatto e perde terreno. Dal gruppo maglia rosa esce proprio Joaquim Rodríguez seguito da Ryder Hesjedal. Sopraggiunge Scarponi con Urán ed Henao.
Thomas De Gendt è uno dei nomi più intriganti del nuovo ciclismo belga, anche se lui per primo non conosce i suoi limiti e i suoi margini di miglioramento. Al Giro d'Italia 2012 il corridore della Vacansoleil proverà a far classifica, anche se una tappa resta l'obiettivo primario: «Non sono stato molto bene nelle ultime quattro settimane ma mi sono ripreso dal Giro di Romandia. Sono in buona forma ma non ottima, cercherò di migliorare. Voglio provare a tenere in classifica generale anche se non è facile, tutt'altro. Se ho puntato una tappa?
Mirko Selvaggi, 27enne della Vacansoleil, è un ragazzo che ama andare in fuga, ma che nelle prime tappe del Giro 2012 non troverà un terreno troppo adatto alle sue caratteristiche: «Aspettatemi dopo metà Giro, magari dalle parti di casa mia». Il toscano, che si trova benissimo nella squadra olandese («Grande organizzazione, non ci fanno mancare niente, è una situazione perfetta»), vede bene i compagni De Gendt, Carrara, Lagutin e Larsson: «Ma vi dirò solo nell'ultima settimana su chi di loro scommetto!».