Matteo Carrara, bergamasco classe 1979, ha deciso di appendere la bicicletta al chiodo a 33 anni e dopo 12 stagioni da professionista. Carrara era passato pro' nel 2001 con il Team Colpack ed in seguito ha vestito le maglie di Lampre, Barloworld, Unibet, Quick Step ed infine Vacansoleil, squadra per cui ha corso dal 2009 ad oggi.
La Vacansoleil sta defininendo la formazione per la stagione 2013 e ha ingaggiato due giovani promesse: il primo colpo è stato il belga Willem Wauters già stagista con la squadra olandese sia nel 2011 che in questo 2012, il secondo invece è il 19enne Danny Van Poppel, figlio di Jean-Paul e fratello di Boy e vincitore quest'anno di tre corse con la Rabobank Continental.
La tappa regina del Delfinato, 167.5 km con 6 Gpm da Saint-Alban-Leysse a Morzine vede la vittoria del 22enne della Movistar Nairo Quintana. In fuga fin da subito un buon drappello di uomini: Ignatenko, Losada, Trofimov, Voeckler, Rolland, Kadri, Riblon, Machado, Paterski, Sarmiento, Di Grégorio, Moncoutié, Egoi Martínez, Marzano, Jesús Hernández, Sylvain Chavanel, Brice Feillu, Geniez, Carrara. Grivko all'inseguimento di questi uomini con un ritardo di 50" sul Col de la Colombière (1a categoria). Gruppo maglia gialla a 3'30".
Inizia il Mortirolo ed i 14 davanti si sgranano inevitabilmente, mentre dietro è la Liquigas a fare l'andature, insieme a Spezialetti che lavora per Scarponi. Il gruppo ha un ritardo di 2'38" all'imbocco. Scatta tra i primi in testa Oliver Zaugg, raggiunto presto da Matteo Carrara. Rientra con un'azione bellissima Damiano Caruso. Christian Vande Velde e José Serpa raggiungono Zaugg e Caruso mentre Carrara paga l'enorme sforzo fatto e perde terreno. Dal gruppo maglia rosa esce proprio Joaquim Rodríguez seguito da Ryder Hesjedal. Sopraggiunge Scarponi con Urán ed Henao.
La Busto Arsizio-Pian dei Resinelli, 14a tappa del Giro d'Italia, è di un eroico Matteo Rabottini, in fuga per 151 km! Bonnafond ed appunto Rabottini sono partiti al km 18 in fuga ed hanno avuto un vantaggio massimo di 8'50". Ritirati Visconti, Schleck, Brown, non partito Jeremy Hunt. Sella e Txurruka, con Pinotti, escono dal gruppo ai -93 km. Verso Valcava se ne va Rabottini, segue Bonnafond, quindi Bruseghin, Sella, Txurruka, Pinotti, Flecha (si staccherà subito) e Losada. Attaccano anche Malori e Ulissi che con Carrara, Pirazzi, Petrov e Rohregger si portano sui contrattaccanti.
Matteo Carrara non ha avuto un grandioso inizio di Giro, tra una caduta («Ho picchiato il ginocchio sinistro, ma nulla di grave») e parecchi minuti di ritardo («Ma non ero qui per curare la classifica, quindi va bene così»). Ora ha in mente qualche fuga («Nella tappa di Lago Laceno speravo che la salita iniziale lanciasse un attacco importante, ma si è rivelata troppo facile»), ma fa lo scaramantico: «Mi sono segnato le tappe in cui attaccare, ma non me le ricordo... non ve le voglio dire!».
Mirko Selvaggi, 27enne della Vacansoleil, è un ragazzo che ama andare in fuga, ma che nelle prime tappe del Giro 2012 non troverà un terreno troppo adatto alle sue caratteristiche: «Aspettatemi dopo metà Giro, magari dalle parti di casa mia». Il toscano, che si trova benissimo nella squadra olandese («Grande organizzazione, non ci fanno mancare niente, è una situazione perfetta»), vede bene i compagni De Gendt, Carrara, Lagutin e Larsson: «Ma vi dirò solo nell'ultima settimana su chi di loro scommetto!».