La quinta tappa del Tour of Japan, la tradizionale scalata in linea del Monte Fuji, è stata dominata alla grande dai corridori iraniani che si sono piazzati in cinque nelle prime cinque posizioni. A fare la voce grossa è stato soprattutto il Pishgaman Giant Team con Rahim Emami davanti a tutti e poi Askari, Mehrabani e Zargari dal terzo al quinto posto.
Dopo il prologo di domenica a Sakai che ha visto prevalere l'australiano Brenton Jones, il Tour of Japan è ripartito martedì con la prima tappa in linea, partita e conclusa a Inabe dopo 130.7 km. A vincere è stato Rafâa Chtioui; il tunisino della SkyDive Dubai ha sorpreso il resto del plotone, tagliando il traguardo con 15" sul primo gruppetto inseguitore. A regolarlo un altro membro della formazione emiratina, vale a dire l'esperto Francisco Mancebo.
Anche quest'anno prestazione più che buona per i giovani italiani il gara alla Taiwan KOM Challenge ma non è arrivato il podio finale: ai 3275 metri del traguardo del monte Hehuanshan il migliore dei nostri è stato il 21enne Iuri Filosi (Viris Maserati, vincitore quest'anno della Milano-Rapallo) che ha chiuso in quarta posizione a 1'17" dal vincitore. Altri tre italiani, per l'occasione in gara con la formazione locale Atlas-Enervit, si sono piazzati nei primi dieci: Mirko Tedeschi ha chiuso 7° come nel 2012, Manuel Senni è arrivato 9° e Fausto Masnada 10°.
La AG2R La Mondiale ha ingaggiato tre atleti fra i primi sei della classifica dell’Asia Tour. Si tratta dell'iraniano Amir Zargari, del russo Boris Shpilevsky e dello sloveno Gregor Gazvoda. Zargari, terzo nella classifica dell'Asia Tour, proviene dalla Azad University. Gazvoda, sesto nella graduatoria UCI, ha corso la stagione 2011 nella Perutnina mentre Shpilevsky, quinto classificato nell'Asia Tour, militava nella Tabriz Petrochemical. Quest'ultimo porta in dote sei vittorie stagionali ed insieme agli altri due un bel po' di punti per la World Tour transalpina.