Tour de Langkawi 2011: Take a KO by Takeaki - Ayabe vince a sorpresa a Cameron
Takeaki Ayabe ha pianto dopo l'arrivo, prima di affrontare la conferenza stampa. Ha ceduto alla commozione quando il massaggiatore della sua squadra, l'Aisan Racing Team (in cui milita per il sesto anno consecutivo), lo ha abbracciato, sussurrandogli qualcosa. Per un atleta giapponese, vincere una tappa al Tour de Langkawi può cambiare la carriera e, per certi versi, anche la vita.
Ayabe oggi ha compiuto l'impresa della vita, possiamo affermarlo tranquillamente. Prima vittoria in carriera, ottenuta nella corsa più importante del continente e al cospetto di tanti corridori che finora aveva visto soltanto in televisioni: è un sogno che si realizza e per il quale Takeaki, come racconta lui stesso, aveva cominciato a lavorare fin dallo scorso novembre.
La corsa si è infiammata lungo le rampe – seppur non proibitive – che sinuose si addentravano nella foresta malese, dopo che il gruppo aveva lasciato il via libera ad una fuga di una ventina di uomini non pericolosi per il successo finale. Il no-contest concordato tra Guardini e Manan per non sprintare ai traguardi intermedi e il ritmo costante ma non proibitivo imposto dalla Colnago di Pozzovivo hanno permesso all'azione di guadagnare circa due minuti, prima che il distacco cominciasse a calare contestualmente all'aumentare delle pendenze sotto le loro ruote.
L'ultimo superstite è stato raggiunto a meno di 20 km dal termine, da un gruppo che si andava facendo sempre più sottile, con la presenza delle coppie Monsalve-Sella e Pozzovivo-Caddeo in rappresentanza delle squadre più attese, Androni e Colnago. Rolland ha provato a sparigliare le carte ai meno dieci, ma è stata la discesa bagnata a provocare uno sfilacciamento più deciso negli ultimi chilometri. Libardo Niño ha lanciato lo sprint di un gruppetto ormai ridotto a nove unità, ma all'esperto colombiano sono mancate le forze negli ultimissimi metri, permettendo di fatto a Ayabe di superarlo in vista del traguardo. Il venezuelano Monsalve ha chiuso in sesta posizione, Sella ha pagato 2" a causa di un buco ed è arrivato nono, mentre 15" è stato il distacco di Pozzovivo, ventunesimo, non troppo a proprio agio nelle curve bagnate, ma apparso molto pimpante in salita.
Sarà proprio il lucano, a quanto sembra, l'uomo da battere al termine delle rampe ben più impegnative di Genting Highland, in programma domani, lo spazio per recuperare c'è tutto.