Il GP Nobili Rubinetterie viene vinto dal giovane lussemburghese Bob Jungels, classe '92 e specialista di fughe da lontano (oggi ha percorso 175 km in avanscoperta ma già nel 2012 vinse così la Paris-Roubaix Espoirs e la quarta tappa del Giro della Valle d'Aosta, ad Antey St. André). Subito dopo 12 km vanno in fuga l'austriaco Marco Haller (Katusha), lo spagnolo Eloy Teruel (Movistar), il lussemburghese Bob Jungels (Radishack) e il colombiano Edwin Avila Vanegas (Colombia). Il gruppo lascia fare ed il quartetto arriva ad avere fino a 9'15" di vantaggio.
Una grande impresa, quella messa a segno da Blel Kadri. Il 26enne francese della AG2R, partito in fuga al km 50, ha staccato i compagni d'azione a Rocca di Papa (a 40 km dal traguardo) e ha poi resistito, tutto solo, al ritorno di un gruppetto di contrattaccanti (con Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano) e del grosso del plotone, andando a vincere ai Fori Imperiali con pochi secondi di vantaggio.
Mancano ormai 10 km alla fine della Roma Maxima, e la situazione non è mutata di molto rispetto alla salita di Rocca di Papa. Sullo strappo dei Cappuccini (a 28 dalla fine) non è successo niente di particolare: Blel Kadri è rimasto in testa con un minutino di vantaggio su un gruppetto di contrattaccanti comprendente Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano. I 4 hanno staccato Timmer (fuggitivo del mattino che avevano raggiunto strada facendo) e hanno inglobato Andre Cardoso, altro attaccante della prima ora che aveva perso terreno da Kadri.
Sulla salita di Rocca di Papa, a 40 km dalla fine della Roma Maxima, Blel Kadri ha staccato i suoi compagni di fuga ed è rimasto da solo in testa (prima di avere un problema alla catena sulla successiva discesa). Ma le notizie importanti vengono dal gruppo: dopo un allungo d'assaggio del compagno dell'Astana Vanotti, Vincenzo Nibali è partito in progressione ai 39 km. Reda è stato il primo a rispondere al siciliano, e successivamente si sono accodati anche Rubiano e Santambrogio.
Il G.P. Camaiore va a Peter Sagan. La corsa è vissuta su una lunga fuga che ha visto protagonisti Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov, Pedro Paulinho. Il portoghese s'è staccato sul terz'ultimo Pitoro ed è stato ripreso ai -44 km dall'arrivo. Nella tornata finale il gruppo è rinvenuto sui fuggitivi e l'ultimo Pitoro ha deciso la corsa. Il tentativo di Pellizotti è stato vano, Scarponi scollinava per preimo con Sagan secondo.
Argentina in festa oggi, per la prima vittoria di un corridore di casa in una tappa del Tour de San Luis. L'impresa è riuscita a Emanuel Guevara, 24enne del team San Luis Somos Todos, andato in fuga all'inizio della tappa insieme a Martin Hacecky, passato da un vantaggio massimo sul gruppo di quasi 18' (a 36 km dalla fine), e riuscito a staccare il compagno di fuga sulla salita di Cerro el Amago: oltre 160 km di azione per lui.
Scalatori in azione nella terza tappa del Tour de San Luis.