Joaquim Rodríguez ha vinto la Freccia Vallone, prima classica che il catalano riesce a mettere in carniere. Purito è scattato a 500 metri dal traguardo, e nessuno è più riuscito a chiudere su di lui. Malgrado l'impegno, Albasini, Gilbert e Vanendert si sono dovuti accontentare della lotta per il secondo posto (e sono passati nell'ordine al traguardo). Quindi Kiserlovski, Daniel Martin, Mollema e Nibali, ottavo dopo aver provato a restare con Gilbert; promettente nono posto per Diego Ulissi, 11esimo Gasparotto vincitore dell'Amstel.
La 76ma edizione della Freccia Vallone vivrà nel segno dell'incertezza, non avendo il gruppo un uomo faro come il Gilbert dello scorso anno (ma sta tornando...). Favorito d'obbligo su queste pendenze Joaquim Rodríguez, ma occhi anche ad un Vanendert secondo domenica all'Amstel ed a Gilbert, che pian piano sta ritrovando lo smalto del 2012. Igor Antón e Valverde sono pure da tener d'occhio mentre l'Italia potrà contare su Gasparotto, in gran condizione, su Visconti (Nibali punterà più alla Liegi) e Nocentini. Attenzione a Henao, Duarte e Mollema.
Si disputerà domani sulle strade dei Paesi Bassi l'Amstel Gold Race, gara che si caratterizza per le sua côtes e per il finale sul Cauberg. Saranno 31 le côtes da scalare, con il passaggio sul Cauberg ripetuto tre vole (incluso quello finale). Al via il vincitore del 2011, Philippe Gilbert, che pare in ripresa ma non certo ai livelli di 12 mesi fa. L'Italia potrà contare su Cunegho e Nibali, con quest'ultimo che proverà ad anticipare il Cauberg, dove sarebbe Sagan ad entrare in azione.
Nella sfida Valverde-Gerrans s'inserisce il nostro Vincenzo Nibali. Scalzato il murciano dalla vetta del World Tour, Simon Gerrans si porta in testa grazie alla vittoria della Milano-Sanremo. Nibali è secondo, terzo appunto Valverde. Questa la classifica individuale dopo la Classicissima:
Incredulo il vincitore Simon Gerrans: «Difficile essere più felice di così. Ho vissuto una giornata eccezionale affiancato da una squadra eccezionale. Ho capito che potevo giocarmela quando sul Poggio sono riuscito a seguire Nibali e Cancellara. No, non mi rendo ancora conto di quello che ho fatto, credo che mi servirà del tempo. Con Cancellara che tirava così forte sapevo che c’erano buone possibilità di arrivare al traguardo… Ho corso con grande freddezza, ed ho aspettato fino gli ultimi metri per giocare le mie carte.