L'ottava tappa del Tour, da Belfort a Porrentruy attraverso le montagne del Giura, va a Thibaut Pinot. Il francese della FDJ-BigMat è scattato sulle rampe del Col de la Croix, ultimo dei 7 Gpm previsti, andando a prendere Kessiakoff, in fuga sin da subito (prima con altri atleti, quindi da solo). La Sky tira nella prima parte di tappa, poi è la Liquigas a provare a chiudere sui fuggitivi e lavorare per Sagan, ma il finale è troppo duro per lo slovacco. Il Col de la Croix lancia Pinot, ridimensiona Kessiakoff, ripreso, e porta davanti Jurgen Van den Broeck.
Arrivano le salite e a La Planche des Belles Filles cambia tutto: Fabian Cancellara, secondo pronostico, perde la maglia gialla, che passa a Bradley Wiggins. Con la vittoria di tappa di Chris Froome, la Sky conferma di essere una corazzata difficilmente scalfibile; Evans e Nibali, ora secondo e terzo della generale, sono i principali avversari dei britannici. Dopo i 4 ritiri di ieri, ben 8 corridori non prendono il via da Tomblaine (Hesjedal, Gutiérrez Palacios, Txurruka, Hunter, Freire, Dupont, Wynants ed Erviti), poi al km 44 si ritirerà pure Delaplace.
La terza tappa del Tour de France, 197 km da Orchies a Boulogne-sur-Mer e con tante côtes da scalare, va a Peter Sagan. Nelle prime battute va via una fuga: Giovanni Bernaudeau, Rubén Pérez, Sébastien Minard, Andriy Grivko e Michael Morkov. Resisteranno fino all'ultimo Morkov, in difesa della maglia a pois, e Grivko. Molte cadute, con Siutsou che si deve ritirare e Gilbert che rimane arretrato. Ai -5 km, quando anche l'ultimo dei fuggitivi è stato ripreso, è Sylvain Chavanel ad allungare in discesa.