Il ct Davide Cassani ha diramato la lista dei 16 corridori preselezionati per il mondiale spagnolo di Ponferrada. Di questi, 11 verrano poi selezionati per disputare il mondiale.
Quando il Kazakistan chiama, Vincenzo Nibali risponde. E così lo Squalo dello Stretto, che nello scorso luglio s'è aggiudicato per la prima volta il Tour de France, dopo il Mondiale di Ponferrada del 28 settembre, non correrà Il Lombardia. L'ultima classica monumento è in programma esattamente una settimana dopo la prova iridata, domenica 5 ottobre. Stesso giorno in cui si disputerà il Tour of Almaty, corsa in linea kazaka di categoria 1.1.
Gianni Savio con tutta la Androni-Venezuela si congratula con il trionfatore del Tour de France: «Vincenzo Nibali rappresenta il volto nuovo del ciclismo, uno sport che ha saputo voltar pagina, lasciandosi alle spalle gli anni bui del passato. Significativo a tale proposito il fatto che abbia percorso vittoriosamente la scalata all'Hautacam, ma impiegando tre minuti in più rispetto ad altri protagonisti del passato. Ha vinto con autorevolezza ed ha espresso potenza atletica e acume tattico in corsa, compostezza e semplicità nel dopo gara.
Nei giorni scorsi alcuni corridori, uno su tutti Luca Paolini, avevano lanciato su Twitter un invito alla Gazzetta dello Sport a colorarsi per un giorno di giallo in onore delle imprese di Vincenzo Nibali al Tour de France: detto, fatto! Oggi a Tour finalmente concluso il principale quotidiano sportivo d'Italia è in edicola con una prima pagina tutta gialla ed il titolone ROI NIBALÌ.
«Ho vinto il Tour de France!», finalmente può dirlo Vincenzo Nibali. Non serve più la scaramanzia che, nei giorni scorsi, lo aveva portato a non sbilanciarsi mai quando gli veniva chiesto se si sentiva il padrone di questo Tour. Ora la maglia gialla è definitivamente sulle sue spalle: «Forse non riesco ad esternarlo, ma ho dovuto prendere più volte il respiro perché l'emozione era veramente tanta. Tutta questa gente, gli Champs-Elysées, la festa e i tifosi», è ancora frastornato Vincenzo.
È salito sul podio con l'aria di chi non ha ben chiaro dove si trova. Vincenzo Nibali era visibilmente emozionato mentre aspettava di indossare la sua ultima maglia gialla, quella definitiva, quella che nessuno potrà più togliergli di dosso. Con la voce rotta dalla grande emozione ha letto il suo discorso di ringraziamento: «Ho sempre detto che tutte le vittorie di tappa non avrebbero mai potuto eguagliare l'emozione che si prova a salire sul gradino più alto del podio del Tour de France. E ora che sono qui l'emozione è ancora più forte di quello che avrei potuto immaginare.