Inizia abbastanza bene per i colori italiani questa edizione del Tour do Rio, la corsa a tappe brasiliana che nel 2010 era stata vinta da Tomas Alberio: nella prima tappa Davide Gomirato, 23enne alla prima stagione con la maglia della Petroli Firenze, s'è piazzato subito al secondo posto nella volata conclusiva sul traguardo di Angra dos Reis.
Vittoria dell'austriaco Lukas Pöstlberger nella terza tappa del Tour de l'Avenir. Frazione, quella che da Pont-d'Ain ha portato i corridori ad Annemasse, che poteva prestarsi ad attacchi ed invece ha visto soltanto qualche fuga corposa ma sempre tenuta sotto controllo dal gruppo. Ai -21 km l'attacco decisivo di Pöstlberger, con il norvegese Vegard Breen ed il lussemburghese Bob Jungels che provano ad accodarsi. Ci riusciranno, mentre il gruppo maglia gialla viaggia a 20" di distacco. Ai -3 km i tre di testa hanno 40" sul plotone e si possono così giocare la vittoria di tappa.
Un arrivo tutto orange a Châtillon sur Chalaronne, per la seconda tappa del Tour de l'Avenir: gli olandesi fanno valere la loro supremazia allo sprint firmando una tripletta, con Moreno Hofland, Wouter Wippert e Danny Van Poppel. Andrea Fedi ed Enrico Barbin si piazzano rispettivamente 9° e 10°. Una tappa tranquilla, che non ha cambiato nulla in classifica: Dillier resta in testa con Villella ad 1".
Italia già a un passo dalla vittoria al Tour de l'Avenir: a Belleville sur Saone Davide Villella è secondo dietro allo svizzero Dillier, col quale è stato in fuga tutto il giorno. Son stati protagonisti della fuga del mattino con altri 4 atleti, ovvero Byrstrøm (Norvegia), Kamp Egested (Danimarca), Stimulak (Slovenia), e Danny Van Poppel (Olanda). Kamp Egested e Van Poppel, decisamente il più veloce del lotto nonchè il meglio messo in classifica, han perso le ruote dei compari a 50 km dall'arrivo, mentre i 4 restanti son giunti al traguardo con più di un minuto di vantaggio sul gruppo.
Saranno 20 le nazionali che da domani a sabato prossimo si sfideranno sulle strade di Francia nel Tour de l'Avenir. E oltre alle selezioni provenienti da tutto il mondo, ce ne sarà una in più, che correrà con le insegne dell'UCI e raccoglierà 6 atleti di nazioni (ciclisticamente) minori. Saranno 6 per squadra i corridori, per un totale di 126 ragazzi, tra i quali non possono mancare gli italiani (agli ordini di Marco Villa e Marino Amadori ci saranno Mattia Cattaneo, Enrico Barbin, Davide Villella, Pierre Paolo Penasa, Gianfranco Zilioli e Andrea Fedi).
Brinda la Mantovani con Oleksandr Polivoda al Gp Colli Rovescalesi, in quel di Rovescala, provincia di Pavia: l'ucraino è protagonista dell'azione decisiva, che va via già da metà gara. La selezione definitiva viene però fatta all'ultimo Giro, con Polivoda che si sgancia con Gorodinichev (Simaf), Mammini (Colpack) e Federico Borella (Monviso), mentre Alfio Locatelli, fresco vincitore del GP Felino, resta dietro per un salto di catena. Nel finale poi parte per primo Gorodinichev, ma Polivoda lancia la volata lunga battendo nettamente il russo, Mammini e Borella in quest'ordine.