L'ultima classica monumento del Nord, la Liègi-Bastogne-Liègi va a Maxim Iglinskiy che proprio all'ultimo chilometro è riuscito a raggiungere e superare Nibali, involatosi sulla Roche aux Faucons. Dietro di loro Gasparotto chiude un podio per due terzi italiano, davanti a Voeckler e Martin.
Si rimescolano le carte alla Liegi-Bastogne-Liegi. Davanti, prima della Redoute, restano in 5: Bazzana, Cataldo, Le Lay, Kiryienka e Rolland con 1'23" sul gruppo mentre Habeaux e Ista hanno perso contatto rispettivamente sulla Côte du Maquisard e sul Mont-Theux. Mancano 40 km al traguardo di Ans ed il gruppo punta su Remouchamps (città natale di Philippe Gilbert), laddove avrà inizio la Redoute.
Passato lo Stockeau (1 km al 10% di media, punte al 14%): i 6 in fuga (Cataldo, Bazzana, Geschke, Ista, Honig e Habeaux) si spezzano. Cade Gesckhe all'imbocco della salita e Cataldo prova ad allungare ma senza esito. Gesckhe si stacca dai fuggitivi che ora hanno 3'14" sul gruppo.
La fuga del giorno alla Liegi-Bastogne-Liegi vede tra i protagonisti anche due italiani, l'abruzzese Dario Cataldo e il bergamasco Alessandro Bazzana. Il corridore della Omega Pharma-Quick Step ha attaccato attorno al chilometro 40 assieme al tedesco Simon Geschke (Argos Oil) e al belga Kevin Ista (Accent) e dopo una quindicina di chilometri questo trio è stato raggiunto da Bazzana (Team Type 1), Reinier Honig (Landbouwkrediet) e Grégory Habeaux (anche lui Accent) con il gruppo principale che al chilometro 55 accusa già un ritardo di 6'10".