Volta a Catalunya 2012: Volata à la Julien, italiani a fettine - Simon batte Gavazzi e Cunego. Corsa ad Albasini
- Volta Ciclista a Catalunya 2012
- Orica - GreenEDGE 2012
- Saur - Sojasun 2012
- Alexsandr Dyachenko
- Damiano Cunego
- Dario Cataldo
- David De La Cruz Melgarejo
- David De la Fuente Rasilla
- Francesco Gavazzi
- Gatis Smukulis
- Javier Ramírez Abeja
- Julien Simon
- Jurgen Van den Broeck
- Luis León Sánchez Gil
- Matteo Carrara
- Michael Albasini
- Morris Possoni
- Nicolas Edet
- Petr Ignatenko
- Samuel Sánchez González
- Stef Clement
- Thomas Danielson
- Uomini
Venerdì con la volata vincente sul non banale traguardo di Manresa Julien Simon aveva stupito tutti, dagli avversari agli addetti ai lavori, ma forse la sorpresa ancora maggiore il corridore della Saur-Sojasun l'ha fatta oggi riuscendo a ripetere quel risultato anche nella settima ed ultima tappa nel quartiere Sarrià di Barcellona. Questa seconda vittoria può aprire prospettive tutte nuove nella stagione di Simon e della Saur: un corridore così veloce allo sprint e allo stesso tempo capace di andare molto bene anche il salita è una risorsa rara ma estremamente preziosa e chissà che non riesca a regalare qualcosa di importante al team diretto da Stéphane Heulot anche alla Freccia Vallone o alla Liegi-Bastogne-Liegi, corse per cui già è arrivata una Wild Card.
Una tappa breve ma molto mossa sotto il profilo altimetrico era molto invitante per gli attaccanti e dopo un lieve ritardo nel via ufficiale (15' a causa della concomitanza con la Maratore di Barcellona) sono iniziati subito gli scatti: a provarci sono stati in tanti ma il gruppetto buono è partito al chilometro 6 ed era composto da Smukulis ed Ignatenko della Katusha, De La Fuente e De La Cruz della Caja Rural, Clement della Rabobank, Ramírez Abeja dell'Andalucía, Edet della Cofidis, Dyachenko dell'Astana e l'italiano della Lampre Morris Possoni. Questi nove corridori, però, non sono riusciti a guadagnare mai più di un minuto e mezzo di vantaggio perché in gruppo molte squadre erano interessate alla vittoria di tappa e la GreenEDGE ha trovato una buona collaborazione.
La fuga del giorno si è esaurita a poco più di trenta chilometri dall'arrivo sulla salita del Tibidabo, la collina che domina la città di Barcellona con la sua chiesa ed il suo antico parco giochi: qui sono iniziate un po' di scaramucce in gruppo con l'americano Tom Danielson che si è reso protagonista dello scatto più efficace senza però riuscire ad andare molto lontano. Lungo la discesa invece s'è mosso Luis León Sánchez che ha approfittato di un rilassamento del plotone per guadagnare fino a un minuto di vantaggio con quindici chilometri ancora da percorrere ma quest'intenso sforzo solitario s'è fatto sentire non appena la strada ha iniziato a salire leggermente verso l'Alt de Vallvidrera e a ai meno sette il corridore della Rabobank è stato ripreso.
L'ultima salita della tappa di oggi non proponeva grosse difficoltà nel tratto in salita ed infatti più che vari e propri scatti ci sono stati alcuni allunghi che hanno messo in fila in gruppetto dei migliori senza però riuscire a fare una grande selezione. Proprio al gran premio della montagna, a 5 chilometri dal traguardo, s'è messo davanti a tutti Samuel Sánchez anche perché la discesa presentava alcune curve insidiose che potevano stimolare la fantasia del corridore dell'Euskaltel: l'olimpionico di Pechino, però, non ha dato l'idea di voler forzare a tutta per fare il vuoto ma piuttosto di non voler correre rischi visto che i 2" di vantaggio accumulati ieri gli potevano garantire il secondo posto nella classifica generale.
Anche oggi Damiano Cunego è rimasto vigile e attento nelle prime posizioni per diversi chilometri ma purtroppo per lui s'è ritrovato leggermente chiuso proprio all'ultima curva ed ha dovuto iniziare lo sprint un po' da dietro: la rimonta è stata buona ma oggi Julien Simon sembrava veramente imprendibile e se anche il veronese della Lampre fosse partito da una posizione migliore l'impressione è che non ci sarebbe stato molto da fare per la vittoria. Molto bravo anche Francesco Gavazzi che ha fatto una buona volata conquistato il secondo posto di giornata che è anche il suo miglior risultato da quando veste la maglia dell'Astana: la condizione cresce anche per lui ed ora si avvicina una corsa come la Vuelta al País Vasco che spesso gli ha portato fortuna in passato.
In classifica generale la vittoria è andata a Michael Albasini che è stato bravissimo a sorprendere tutti i favoriti con una fuga da lontano nella prima tappa ma poi si è veramente superato riuscendo a rispondere a tutti gli scatti in salita dei suoi rivali e non dando praticamente mai un segno di cedimento: l'annullamento del tappone di montagna con arrivo in salita lo ha certamente aiutato ma molti corridori nelle interviste dei giorni scorsi hanno raccontato come anche quel giorno, quando ancora non si sapeva cosa ne sarebbe stato dei distacchi in corsa, lo svizzero della GreenEDGE fosse colui che andava a chiudere su tutti i tentativi in salita. Grazie al risultato di ieri Samuel Sánchez ha chiuso secondo a 1'30" mentre la somma dei piazzamenti ha favorito Jurgen Van Den Broeck nella lotta per il terzo posto che ha visto coinvolti ben 12 corridori oltre al belga: anche tre italiani tra i primi con Cunego sesto, Carrara ottavo e Cataldo nono.
Questa classifica forse potrebbe far riflettere un po' gli organizzatori che, oltre ai tanti errori nella tappa di Port Ainé e ad una notevole serie di sfortune varie, dal prossimo anno potrebbero decidere di cambiare qualcosa: la mancanza di abbuoni da un lato può rendere più belli i finali di tappa con i corridori disposti a attaccare a fondo pur di guadagnare 1" ma dall'altro rischia anche di spegnere sul nascere ogni tentativo di ribaltare la classifica generale anche perché se anche se fosse corso regolarmente il tappone abbiamo visto che nelle successive quattro tappe non sarebbe cambiato nulla.