È Kristijan Durasek il vincitore della 93a Tre Valli Varesine, classica che chiude il Trittico Lombardo. La corsa, 195.7 km tra Varese e Campione d'Italia, con l'arrivo che nel 2011 vide vincitore Davide Rebellin, è stata caratterizzata dalla fuga dopo soli 2.5 km di Francesco Gavazzi, Jonathan Monsalve, Emanuele Sella, Gianfranco Zilioli, Marek Rutkiewicz, Mateusz Taciak, Songezo Jim, Pavel Brutt, Serguei Klimov ed Andrea Fedi. Dietro la Bardiani tirava per chiudere, da segnalare un enorme Stefano Pirazzi, sempre in testa.
La 14a tappa del Tour de France, 1191 km da Saint-Pourçain-sur-Sioule a Lione, vede finalmente andare via la fuga e la vittoria è del nostro Matteo Trentin. Sono 18 gli uomini in avanscoperta: Bak (Lotto Belisol), Burghardt e Van Garderen (Bmc), Bakelants e Voigt (Radioshack), Gautier (Europcar), Vichot (FDJ.fr), Kadri (Ag2r), Brutt (Katusha), Erviti e Rojas (Movistar), Garcia (Cofidis), Trentin (Omega Pharma-Quick Step), Millar e Talansky (Garmin-Sharp), Albasini (Orica-GreenEDGE), Geschke (Argos-Shimano) e Simon (Sojasun).
Ufficializzata la formazione per il Tour de France della Katusha. Al fianco del capitano Joaquim Rodríguez non ci sarà Simon Spilak, come poteva essere ipotizzabile. Questi gli altri otto uomini convocati: Pavel Brutt, Alexander Kristoff, Alberto Losada, Daniel Moreno, Gatis Smukulis, Yury Trofimov, Eduard Vorganov ed Aleksandr Kuschynski. Una squadra tutta per Joaquim Rodríguez ma che non disdegnerà gli arrivi allo sprint, dove Kristoff potrà fare molto bene.
Un assolo di 3 km per lanciare Vincenzo Nibali verso quello che è forse il più bel successo in carriera: la 20esima tappa del Giro, stravolta dal maltempo, aveva del disegno originario solo la doppia scalata finale al Passo Tre Croci e alle Tre Cime di Lavaredo. Esauritasi sulla prima salita la fuga del mattino (con Hansen, Popovych, Ermeti e Brutt, ultimo a mollare), e sfogati i contrattacchi di Weening, Brambilla e Capecchi, la maglia rosa è partita a 3 km dalla vetta, e ha fatto il vuoto, riprendendo rapidamente gli stessi Weening e Capecchi e andandosene in solitaria al traguardo.
La 20a e penultima tappa del Giro d'Italia è arrivata alle sue fasi decisive: i quattro fuggitivi della prima ora, Pavel Brutt, Giairo Ermeti, Adam Hansen e Yaroslav Popovych, hanno passato Cortina d'Ampezzo (sotto la pioggia) hanno imboccato le prime rampe del Passo Tre Croci a meno di 23 km dall'arrivo con Brutt e Hansen che hanno subito allungato in testa alla corsa. In gruppo, dopo il grande lavoro dell'Euskaltel, troviamo in testa gli uomini della Colombia e quelli Cannondale per Damiano Caruso: il ritardo dalla testa della corsa è di 2'25" .
Alla fine, seppur privata di ben tre gran premi della montagna, la 20a tappa del Giro d'Italia è partita regolarmente e dopo 90 km troviamo quattro corridori in fuga: si tratta di Pavel Brutt (Katusha), Giairo Ermeti (Androni), Adam Hansen (Lotto) e Yaroslav Popovych (RadioShack) che hanno avuto un vantaggio massimo di 8'20" e che attualmente mantengono 7'40" circa sul plotone tirato dall'Euskaltel-Euskadi. Al momento sulla corsa c'è il sole ma sul traguardo delle Tre Cime di Lavaredo è in corso una nevicata che comunque non dovrebbe impedire l'arrivo in quota.