Si conclude in volata la prima tappa del primo Arctic Race of Norway della storia, gara a tappe norvegese di categoria 2.1. Vittoria che va a Kenny Robert Van Hummel. Lungo i 192.5 km attorno a Bodø s'è assistito alla fuga di otto uomini: Nordhaug, Vanmarcke, Tulik, Haller, Van Melsen, Neirynck, Delfosse ed Eidsheim. Nel finale sono due Belkin, Nordhaug e Vanmarcke, a mantenersi in testa con un buon vantaggio fino ai -10 km, quando il loro margine sul gruppo scende a 32". Ripresi a poco meno di 10 km, è volata.
Entra nel vivo il Giro delle Fiandre del centenario, con i primi passaggi su Oude Kwaremont e Paterberg. Il primo viene preso in testa da Maarten Tjallingii, Michal Kwiatkowski, Laurens De Vreese, Jetse Bol, Marcel Sieberg ed André Greipel. Bol si stacca e così restano in sei davanti. Sul Paterberg non accade nulla di che ma va segnalata la posizione arretrata di Filippo Pozzato, l'ultimo dei big (transita attorno alla 60a posizione). Sul Koppenberg i sei battistrada filano via mentre dietro una caduta spezza il gruppo.
A 114 km dall'arrivo di Oudenaarde la situazione cambia ancora al Giro delle Fiandre. Ai 7 battistrada (Bol, Rathe, Van Der Sande, Morkov, Claeys, De Troyer e De Vreese) si uniscono infatti Greipel, Kwiatkowski, Tjallingii, Gène e Jérôme, andando a formare un gruppetto di testa con 12 corridori. Gli ultimi 5, partiti sul Molenberg sotto l'impulso di André Greipel, li hanno raggiunti ed ora hanno 31" sul gruppo tirato dalla RadioShack Leopard di Fabian Cancellara e dalla Cannondale di Peter Sagan. Il prossimo muro è il quinto, il Rekelberg.
Dopo la caduta di Tom Boonen al km 19 del Giro delle Fiandre, e relativo ritiro del Campione del Belgio in forza all'Omega Pharma Quickstep, dall'ospedale di Roeselare arrivano notizie relativamente buone per la squadra di Patrick Lefévère. Nessuna frattura per Boonen, che Boonen ha una contusione al fianco sinistro ed una ferita sul gomito sinistro.