Con un parterre de roi come quello che sta offrendo la 100esima edizione della 6 Giorni di Berlino non poteva che essere assicurato il grande spettacolo: e così è stato. Nella seconda serata sono passati in testa gli ex Campioni del Mondo dell'Americana, i Danish Dynamite Alex Rasmussen e Michael Morkov con 105 punti e unica coppia a pieni giri; dietro di loro i leader della prima serata ed eroi locali, Robert Bartko e il Campione Europeo dell'Omnium Roger Kluge con 115 ma un giro di ritardo.
La più importante 6 Giorni del mondo, la 6 Giorni di Berlino, che festeggia quest'anno le 100 edizioni, è partita nel migliore dei modi, con li eroi locali Robert Bartko e Roger Kluge in prima posizione con 54 punti davanti agli svizzeri Marvulli-Aeschbach con 45 e i danesi Rasmussen-Morkov con 44. Cinque sono le coppie attualmente a pieni giri dopo un'Americana estenuante di 45 minuti corsa a 57 km/h di media.
Più che una vittoria: un trionfo. I tedeschi Robert Bengsch e Robert Bartko trionfano nella 6 Giorni di Brema che hanno letteralmente dominato dalla prima all'ultima sera: solamente per le posizioni da podio le serate sono state interessanti perchè per la vittoria non c'è stata alcuna storia.
Tutto invariato alla 6 Giorni di Brema con la coppia tedesca Robert Bengsch e Robert Bartko da soli in testa con 266 punti: al secondo posto ci sono gli svizzeri Marvulli-Aeschbach con 207 ma un giro di ritardo. Molto più staccate le altre coppie tutte con almeno due giri di ritardo. Piuttosto deludenti gli olandesi Danny Stam e Leon Van Bon, vincitori di Rotterdam, che ora si trovano solo al 7° posto con 3 giri di ritardo e soli 92 punti, mentre la sorpresa migliore è certamente la coppia danese Hester-Madsen che continua a navigare nelle zone alte della classifica: attualmente è quarta.
Continua la leadership dei tedeschi Bartko-Bengsch nella 6 Giorni di Brema: i due teutonici ora hanno un giro di vantaggio su tutte le coppie più pericolose per la vittoria finale. Sono risaliti in classifica anche gli svizzeri Marvulli-Aeschbach che ora sono secondi con 125 punti ed un giro di ritardo: scivolano al terzo posto Mohs e Barth con 120 punti e al quinto i danesi Hester-Madsen, quarti ora sono Leif Lampater e Christian Grasmann.
Ha preso il via ieri sera la spettacolare e divertente 6 Giorni di Brema, una delle poche 6 Giorni rimaste in Germania (anche se dalla prossima stagione ne sono già in programma 2 nuove), e in testa ci sono i tedeschi Robert Bengsch e Robert Bartko con 85 punti davanti ai connazionali Eric Mohs e Marcel Barth con 64: al terzo posto a sorpresa la coppia danese Marc Hester e Jens-Erik Madsen con 61, mentre gli svizzeri Marvulli-Aeschbach sono quarti con un giro di ritardo.
Cambia la vetta della classifica della 6 Giorni di Rotterdam senza cambiare il paese di provenienza: dopo Stam e Van Bon tocca a Theo Bos e Peter Schep grandi favoriti per la vittoria finale. Impressionante il cambiamento di Theo Bos da sprinter di gran classe a ottimo interprete anche del Madison, prova che ha scelto di disputare anche ai prossimi Campionati del Mondo di Alkmaar (oltrechè al Keirin). I leader di ieri Stam-Van Bon scivolano al secondo posto a un giro di ritardo (Bos-Schep hanno ottenuto il bonus del giro avendo ottenuto 206 punti in classifica).
Sono gli olandesi Danny Stam e Leon Van Bon a trovarsi in vetta alla classifica della 6 Giorni di Rotterdam dopo la terza serata grazie al raggiungimento del bonus dei 100 punti: dietro di loro il tedesco Robert Bartko in coppia con la giovane promessa olandese Pim Ligthart, classe 1988, da quest'anno in forza alla Vansoleil. Perdono un giro, invece, i leader della serata di ieri, i belgi Iljo Keisse e Kenny De Ketele.
Emozionante finale per la 6 Giorni di Zurigo con la vittoria dei tedeschi Robert Bartko e Danilo Hondo davanti agli idoli di casa Franco Marvulli e Alexander Aeschbach che si sono ritrovati con un giro di ritardo proprio nell'ultima giornata. È andata ancora peggio ai leader della giornata di ieri Iljo Keisse e Tristan Marguet che da pieni giri sono finiti quarti a due giri di ritardo con un'americana finale disastrosa.