Una bella e dura edizione della Clásica di San Sebastián, conclusa da una vittoria un po' a sorpresa. A imporsi nella cittadina basca, in fondo ai 232 chilometri della più importante classica spagnola, Tony Gallopin, 25enne della RadioShack che è partito sull'Alto de Arkale, a 16 km dalla fine, ha guadagnato una quindicina di secondi di margine e li ha conservati fino alla fine (guadagnando addirittura qualcosina sui primi inseguitori).
Era una tappa da fughe, e proprio un attacco da lontano l'ha decisa: la 16esima frazione del Tour de France, da Vaison-la-Romaine a Gap, è stata vinta da Alberto Rui Costa, portoghese della Movistar che si è mosso con altri 25 a 130 km dalla fine, e poi ha staccato tutti sul Col de Manse, la salita affrontata subito prima della picchiata verso il traguardo. Rui Costa si è imposto con 42" su Riblon, Jeannesson, Coppel e Klöden, 1' su Tom Dumoulin, 1'01" su Astarloza, 1'04" su Gilbert, Meyer, Navardauskas, Velits, Gautier, Trofimov e Didier.
L'Amstel Gold Race premia il coraggio di Roman Kreuziger, che con una bellissima azione da passista stacca i compagni di fuga ai -7 km ed arriva in solitaria sul nuovo traguardo della corsa. La gara si è decisa soltanto all'ultimo giro, con un gruppo che è evaso dal plotone principale, raggiungendo Astarloza, in testa fin da stamane. Questi gli attaccanti: Weening, Kreuziger, Marcato, Giampaolo Caruso, Nordhaug, Grivko ed Astarloza. Ai piedi del Bemelerberg il vantaggio dei 7 battistrada sul gruppo tirato dall'Omega Pharma Quickstep era però di soli 15".
Dopo il Keutenberg ed il penultimo Cauberg, con l'ultima tornata che ha avuto inizio, la situazione si fa interessante all'Amstel Gold Race. In testa sempre Astarloza, scattato sul Gulpenerberg. Il portacolori dell'Euskaltel- Euskadi comanda su un gruppetto formato da Weening, Grivko, Tanner, Nordhaug e Pliuschin. Sul penultimo Cauberg Cunego viene ripreso, Marcato scatta e viene seguito da Kreuziger, Giampaolo Caruso. I tre rientrano sul "gruppo Weening" ed ha circa 20" sul plotone. Sono ora quindi 8 gli inseguitori.
A 40 km dall'arrivo l'Amstel Gold Race emette i suoi primi verdetti. Se in precedenza una caduta aveva messo in difficoltà Philippe Gilbert, con Andy Schleck che aveva abbandonato la corsa così come Thomas Voeckler, dopo il secondo ed ultimo Gulpenerberg si registra la caduta di Rob Ruijgh, pronto a rialzarsi e ripartire. Con lui va a terra Joaquim Rodríguez, non tra i favoritissimi di oggi ma comunque in testa, che fatica a rialzarsi e dice addio ai sogni di gloria. In testa Mikel Astarloza, con Johan Vansummeren e Alexandr Pliuschin a seguire, mentre il gruppo è a 2'38".
Sette i battistrada all'Amstel Gold Race, con Johan Vansummeren, Mikel Astarloza, Tim De Troyer, Arthur Van Overberghe e Alexandr Pliuschin cui si sono aggiunti a 185 km dall'arrivo Klaas Sys e Nicolas Vogondy. Il gruppo, che ha superato da poco il Gulpenerberg (km 135.1, sedicesima côte di giornata delle 34 da affrontare), vede la Cannondale di Sagan al completo a tirare per chiudere sui fuggitivi, che hanno avuto un vantaggio massimo di 11'. La prossima côte da affrontare sarà il Plettenberg.