Nella corsa di casa (anche se da quest'anno l'affiliazione è russa, ma la sede è ancora nel paese) la Tinkoff-Saxo completa una cinque giorni da urlo: tre tappe vinte, la classifica generale, la classifica a punti e la classifica a squadre.
La quarta giornata del Giro di Danimarca si articola su due semitappe: la prima, 115 km in linea da Slagelse a Frederiksværk, s'è decisa allo sprint ed ha visto esultare lo stesso vincitore della tappa regina di ieri, Matti Breschel. Il danese della Tinkoff-Saxo ha preceduto Edvald Boasson Hagen, Magnus Cort Nielsen e Marco Marcato. Lars Bak mantiene la maglia gialla di leader della classifica generale. Nel tardo pomeriggio la seconda semitappa, una breve cronometro individuale di 13.6 km attorno ad Helsingør.
La terza tappa del Giro di Danimarca, 185 impegnativi chilometri con partenza ed arrivo a Vejle, è di Matti Breschel. La frazione, ricca di strappi e strappetti, alcuni davvero severi, s'è decisa con una fuga. Al suo interno Christopher Juul Jensen, Marco Marcato, Matti Breschel, Gerald Ciolek, Rasmus Guldhammer, Alexander Kamp, Patrick Konrad e Troels Vinther, che a 5 km dall'arrivo avevano 30" sul gruppo principale. Era Alexander Kamp a piazzare la stoccata a 2 km dall'arrivo, ma gli ex compagni di fuga lo riprendevano.
La seconda tappa del Post Danmark Rundt, 235 km da Ringkøbing ad Aarhus, vede la vittoria di Edvald Boasson Hagen. La corsa è stata ricca di attacchi e contrattacchi, sempre annullati dal gruppo maglia gialla di Lars Boom. Ai -10 sono partiti Rasmus Mygind (Riwal Platform), Kanstantin Siutsou (Sky), Martin Mortensen (Cult Energy) e FLoris De Tier (Topsport Vlaanderen-Baloise). Ripresi, è partito in contropiede Rasmus Guldhammer, ripreso ai 3500 metri, sulla salitella finale.
La prima tappa del Post Danmark Rundt (Giro di Danimarca), 180 km da Struer a Holstebro, con circuito finale, vede la vittoria di Lars Boom. La frazione ha visto la fuga di sei uomini, andati via dopo 80 km: Pim Ligthart (Lotto-Soudal), Valerio Agnoli (Astana), Kenny De Ketele (Topsport Vlaanderen-Baloise), Ivar Slik (Roompot), Stefan Djurhus (Almeborg Bornholm) e Casper Pedersen (Riwal Platform) hanno preso vantaggio sul gruppo, mentre la pioggia cadeva incessante sulla corsa.
Dopo la buona prova del campionato nazionale a cronometro torna a farsi vedere Moreno Moser: il trentino del Team Cannondale-Garmin ha concluso al terzo posto la settima tappa del Tour of Austria, da Kitzbühel a Innsbruck. A vincere è stato il padrone di casa Lukas Pöstlberger: il ventitreenne del Tirol Cycling Team ha saputo staccarsi dalla fuga di cui era parte ed ha mantenuto un vantaggio di 12" sino all'arrivo.
Nella quinta tappa del Tour of Austria, da Faaker See a Matrei in Osstirol (175 km), è Johann Van Zyl. Il sudafricano della MTN Qhubeka è stato protagonista assieme a Grischa Janorschke (Team Vorarlberg) e all'austriaco Lukas Pöstlberger (Tirol Cycling Team) della fuga di giornata; quando mancavano circa 20 km all'arrivo il ventiquattrenne ha salutato la compagnia dei due europei e si è involato da solo fino al traguardo.
Nel giorno del quarantacinquesimo compleanno del papà, il noto Erik, il ventunenne figlio Rick Zabel conquista la sua prima vittoria tra gli élite: il tedesco del BMC Racing Team ha tagliato per primo il traguardo della terza tappa del Tour of Austria, da Windischgarsten a Judendorf e lunga 181.1 km. Alle spalle del giovane virgulto si è piazzato il ben più esperto spagnolo Ángel Vicioso (Team Katusha) e lo sloveno Jan Tratnik (Amplatz-BMC).
Primo successo in carriera per Sondre Holst Enger: il talentuoso norvegese dell'IAM Cycling taglia per primo il traguardo nella Mörbisch-Scheibbs di 206.6 km precedendo Paolo Simion (Bardiani CSF) e il tedesco Gerald Ciolek (MTN Qhubeka).