Assolo solitario per Ben Swift: il velocista del Team Sky riesce a stupire nella seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, staccando tutti sull'impegnativo traguardo di Sogliano al Rubicone. Alle spalle del ventissettenne hanno concluso il croato Matija Kvasina (Team Felbermayr Simplon Wels) e Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF).
Saranno le due tradizionali semitappe (la prima in linea con partenza e arrivo a Gatteo, la seconda con la suggestiva cronosquadre a quartetti da Gatteo a Mare a Gatteo) ad aprire domani la Settimana Internazionale Coppi e Bartali, che avrà la sua conclusione nella giornata di domenica con l'impegnativa tappa con arrivo a Roccapelago, nel modenese.
Reduce da un difficile inizio di stagione la Bardiani CSF ha disputato una più che onorevole Milano-Sanremo, riuscendo a piazzare Stefano Pirazzi nella fuga di giornata. E proprio il corridore di Fiuggi ha dichiarato: «La fuga iniziale era un obiettivo importante per noi. Quando sui Capi abbiamo sentito che il gruppo stava arrivando, ho accelerato per provare ad arrivare ai piedi della Cipressa. Purtroppo il gruppo non ci ha dato spazio e io ho anche iniziato ad avvertire dei crampi che mi hanno rallentato.
Al termine della Tirreno-Adriatico, è Nicola Boem, uno dei giovani più interessanti della Bardiani-CSF, a tracciare un bilancio della gara della formazione di Reverberi: «Non è stata una corsa molto fortunata per noi - afferma il veneto - perché abbiamo perso Colbrelli a causa di un virus e Bongiorno per un problema al ginocchio mentre Ruffoni non è riuscito a tener duro fino alla fine, però abbiamo provato a metterci in mostra con un paio di fughe<
Ad inizio febbraio erano state annunciate le prime wild card per l'Amstel Gold Race, classica olandese che si svolge côte dopo côte. Quest'oggi arriva la notizia dell'invito alla prima delle tre classiche delle Ardenne di due formazioni italiane. Si tratta della Bardiani-CSF e della Nippo-Vini Fantini.
Vittoria della Lampre-Merida, con Rafael Valls, nella quarta tappa del Tour of Oman, quella con l'arrivo in salita a Green Mountain. Si percorrono 189 km da Qaboos Mosque a Jabal Al Akhdhar (Green Mountain), in fuga in un primo momento Andrea Guardini (Astana), Stijn Vandenbergh (Etixx-QuickStep), Jef Van Meirhaeghe e Gijs Van Hoecke (Topsport Vlaanderen-Baloise). Il gruppo, dopo il primo traguardo volante, riprende Guardini e Van Meirhaeghe, ma lascia andare Vandenbergh e an Hoecke. Arrivano ad avere un quarto d'ora di vantafggio, poi Movistar, Trek si mettono al lavoro.
Al Trofeo Laigueglia c'è chi debutta, coma Manuel Senni (BMC), ed è pronto ad assorbire tutto: «Sono qui per imparare e per mettermi al servizio della squadra. Purtroppo Gilbert non è dei nostri, ma abbiamo Atapuma su cui contare». Davide Viganò (Team Idea 2010) invece si sente bene, gli piace il percorso e non si nasconde: «Faremo corsa per me e Reda, vedremo nel finale chi starà meglio». Chi si nasconde, invece, è il ligure Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), dorsale numero uno ed ambizioni da big: «Sto bene, non posso svelare la tattica di squadra».