Doveva prendere il via oggi alla Vuelta a Táchira con una formazione locale ma il venezuelano Carlos Gálviz non correrà la corsa come previsto. Il ventiseienne, sotto contratto con l'Androni-Sidermec nel 2015 (ma sostanzialmente fuori rosa assieme ai suoi connazionali dalla primavera scorsa per i mancati pagamenti da parte della federazione venezuelana), è risultato positivo ad un controllo antidoping nel corso della Vuelta a Costa Rica di fine dicembre. La sostanza a cui Gálviz è stato trovato positivo sarebbe il nandrolone.
Non c'è pace per questa edizione della Vuelta a Costa Rica: nella serata di ieri è scoppiata una maxi rissa in un albergo della città di Limón tra i componenti di due squadre, la Frijoles los Tierniticos del campione uscente e grande favorito Juan Carlos Rojas e la Reitt-Zumco-Mincho del leader della corsa Mainor Rojas, che ha reso necessario anche l'intervento della polizia e causato anche danni alla struttura (finestre in frantumi).
Finale convulso nella seconda tappa della Vuelta a Costa Rica e vittoria che va al canadese Anton Varabei (Ride for the Planet). Lungo a 153 chilometri tra Liberia e Nicoya il gruppo ha nuovamente lasciato ampio margine ad una fuga che è arrivata a giocarsi il successo di tappa: i protagonisti di giornata sono stati Anton Varabei ed il corridore locale Emilio Molina, con quest'ultimo che all'ultimo chilometro ha preso una curva ad alta velocità andando a scontrarsi contro una moto che procedeva invece più lentamente.
Il fenomeno dell'invasione delle auto sul percorso, specie nei paesi senza una forte tradizione ciclistica, è un cliché che purtroppo si verifica sovente. Ma quanto successo oggi nella prima tappa della Vuelta a Costa Rica è in bilico tra l'assurdo e l'agghiacciante: un tassista, trovatosi sul percorso di gara durante il trasferimento verso il chilometro zero ad Alajuela, ha tagliato la strada all'intero gruppo, provocando un inevitabile caduta collettiva.