La tappa regina del Giro di Turchia, 187.4 km da Finike all'arrivo in salita di Elmali, è dell'estone della Cofidis Rein Taaramäe, che batte il britannico dell'Orica Adam Yates. In fuga Aramendia, Vanspeybrouck, Sijmens, Debesay e Le Mevel, ripresi a 13 km dal traguardo. Inizia la salita e Marco Canola allunga, subito ripreso. A 3.5 km dal traguardo parte Rein Taaramäe, raggiunto poi da Adam Yates. Nel gruppo di testa c'è sempre Davide Formolo. Ai -2 allunga Kevin Seeldraeyers, seguito da Kristijan Durasek, ma il gruppetto si riporta sotto. Ci prova allora Merhawi Kudus, ma niente da fare.
Se l'anno scorso ad Elmali si impose a sorpresa l'eritreo Natnael Berhane, quest'anno a vincere potrebbe essere un altro eritreo, ma non nella sorpresa generale visto che il ventenne Merhawi Kudus del team MTN Qubheka è indicato da molti come il favorito per la terza tappa del Giro di Turchia: «Berhane mi ha dato dei consigli per questa corsa che voglio vincere. Dopo una primavera piena di grandi esperienze tra Sanremo e classiche belghe dove il livello era altissimo, adesso questo Tour of Turkey è la corsa adatta per me dove poter far bene».
Come si poteva immaginare il Mzansi Tour, unica corsa sudafricana del calendario UCI, è stato dominato dai padroni di casa della MTN Qhubeka che hanno piazzato quattro uomini ai primi quattro posti della classifica generale finale: la vittoria è andata a Jacques Janse Van Rensburg che s'era imposto anche nella prima tappa; a 43" è arrivato Louis Meintjes (vincitore della seconda tappa) mentre gli eritrei del team, Merhawi Kudus e Daniel Teklehaymanot, sono arrivati terzo a 1'23" e quarto a 1'37".
Seconda vittoria in questa edizione del Tour de Langkawi, 14esima in totale in 4 anni di partecipazione: per Andrea Guardini il rapporto con la corsa malese continua ad essere quantomai fruttuoso. Il velocista dell'Astana si è imposto oggi a Kuala Terengganu al termine della decima e ultima frazione del TDL 2014. Nella combattuta volata conclusiva il veneto ha preceduto il lituano Aidis Kruopis, l'altro italiano Francesco Chicchi e poi, a seguire, Taiji Nishitani, Kenny Van Hummel e Leonardo Duque.
Altra fuga vincente al Tour de Langkawi dopo quella della prima tappa, e vittoria per il 32enne statunitense Bradley White: nella quinta frazione, da Karak a Rembau (139 km), il corridore della Unitedhealthcare si è messo in marcia al km 10 insieme a Louis Meintjies, Elchin Asadov, Jeffry Romero, Thomas Rabou e Alessio Taliani. Il sestetto si è dimezzato già al km 30, qando White, Meintjies e Rabou hanno allungato, rimanendo soli al comando. Al km 62 il vantaggio massimo, misurato in 6', prima che l'Astana e la Tabriz del leader Pourseyedigolakhour aumentassero il ritmo del gruppo.
Ci si aspettava di trovare probabilmente altri nomi in cima a Genting Highlands, classico traguardo in quota del Tour de Langkawi. E invece, al termine della quarta tappa, a imporsi è stato l'iraniano Mirsamad Pourseyedigholakhour (cognome diminuibile in Pourseyedi), emerso negli ultimi chilometri e bravo a conquistare tappa e maglia di leader. La frazione ha visto svilupparsi nei primi chilometri una fuga composta da 31 corridori (compresi Bertazzo, Taliani, Miletta, Facchini e gran parte di quelli che hanno poi monopolizzato la top ten all'arrivo).
L'Eritrea chiude in maniera trionfale questa edizioni del Campionati Africani con successi in tutte le gare maschili della categoria élite: nella prova in linea ad imporsi è stato il 22enne Tesfom Okbamariam, al primo grande successo dell'anno. La corsa è stata decisa da una fuga a tre con il namibiano Dan Craven e l'Eritrea che poteva contare su Okbamariam e sull'altro giovane talento Merhawi Kudus. Gli eritrei hanno sfruttato al meglio la superiorità numerica nello sprint finale: Okbamariam ha vinto con una bicicletta di vantaggio su Craven mentre Kudus è arrivato terzo in scia ai primi due.