È Joaquim Rodríguez il vincitore dell'edizione numero 107 del Giro di Lombardia. La corsa ha visto subito il ritiro di Sagan, quindi anche Scarponi ed Andy Schleck hanno messo piede a terra dopo Colle Brianza. Ai piedi della Colma di Sormano una caduta ha fatto fuori Vincenzo Nibali (nessuna frattura per lui, solo qualche brutta botta). Il Muro di Sormano vedeva la Movistar di Valverde fare l'andatura, con Quintana a dettare il ritmo. Nella discesa proprio Quintana e Valverde allungavano ma il gruppo si ricomponeva a Nesso, sul lungolago.
Passaggio sul Ghisallo per il 107° Giro di Lombardia ed è Thomas Voeckler a transitare in testa con 2'49" di vantaggio sul gruppo tirato dalla Katusha di Joaquim Rodríguez (ma c'è pure Valverde pronto). Voeckler ha attaccato prima dell'inizio del Ghisallo, quando il plotone s'è fermato, permettendo al corridore dell'Europcar di guadagnare terreno senza problemi. Sulla salita del Ghisallo in difficoltà Philippe Gilbert, Damiano Cunego, Miguel Ángel Rubiano Chávez ed Albert Contador, alle prese con i crampi. Mancano 45.9 km al traguardo, ora la discesa e dopo molta, forse troppa pianura.
Il 107° Giro di Lombardia, dopo i ritiri (tra gli altri) di Sagan, Nibali, Andy Schleck e Scarponi, vede il gruppo, tornato compatto, affrontare la Colma di Sormano. Attardati Contador, Urán ed Henao tra i favoriti. Sul Muro di Sormano, che è sì a 82 km dal traguardo ma presenta punte del 25% e del 30%, il fresco iridato Rui Costa, fino a quel punto gregario di Quintana e Valverde, si defila. Plotoncino di 40 unità tirato dal colombiano della Movistar Nairo Quintana, che transita per primo allo scollinamento.
Dopo il Valico di Valcava e Colle Brianza il 107° Giro di Lombardia riserva altre sorprese. Dopo che Peter Sagan si era staccato e ritirato nelle prime battute di gara, su Colle Brianza mette il piede a terra anche Michele Scarponi, altro possibile favorito di giornata. Ma è Vincenzo Nibali a cadere insieme ad altri quando al traguardo mancano 93 km al traguardo. Brutta botta al ginocchio sinistro e ritiro del siciliano dell'Astana. In testa 21 uomini, tra cui Damiano Cunego, che stanno per essere ripresi quando inizia la salita verso la Colma di Sormano (con relativo passaggio sul Muro).
Il 107° Giro di Lombardia parte da Bergamo con il sole e vede subito all'attacco sei corridori: Fabio Felline, Alessandro De Marchi, Reto Hollenstein, Michael Albasini, Cesare Benedetti e Maurits Lammertink. Sulla prima ascesa di giornata, il Valico di Valcava, Felline ed Albasini si staccano. I quattro rimasti in testa, dal vantaggio pur minimo di poco più di 3', passano rapidamente ad avere 1'15" sul plotone. Il primo colpo di scena si vede però in coda: Peter Sagan, al primo Lombardia e dato da molti come potenziale favorito, prima si stacca, quindi si ritira.
L'avrebbe indossato con molta più convinzione quel dorsale numero 1, se solo domenica scorsa fosse riuscito a coronare il sogno di vincere il Campionato del Mondo di Firenze. E invece Joaquim Rodríguez non ce l'ha fatta, ma domani difenderà pur sempre un altro titolo, ovvero quello di ultimo vincitore del Giro di Lombardia (o semplicemente "Il Lombardia", come usa ultimamente). Il catalano della Katusha è il capofila dei 195 partenti nella Classica delle Foglie Morte, l'ultima Monumento dell'anno che si svilupperà attraverso 242 km tra Bergamo e Lecco.