La sesta ed ultima tappa del Tour de l'Avenir, 82 km da Beaufort a Le Grand Bornand con quattro Gpm in mezzo, vede vincitore il russo Sergey Pomoshnikov. Secondo il francese Warren Barguil, che così conquista la corsa nonostante i numerosi attacchi a cui ha dovuto rispondere, anche da parte di Mattia Cattaneo. Completa il podio di giornata l'austriaco Patrick Konrad mentre Cattaneo chiude decimo. La classifica generale finale vede prevalere Barguil su Chamorro (a 1"), quindi Cattaneo (a 9"), che conferma il terzo posto del 2011.
Il tappone del Tour de l'Avenir viene mutilato a causa di una fitta nevicata sul Col de la Madeleine, che avrebbe dovuto essere il giudice della corsa. Restano quindi da percorrere 44 km di gara, con partenza spostata da Valloire a Rognaix ed arrivo in quota a Les-Saises. La salita finale vede perciò attacchi e contrattacchi, con il kazako Lutsenko che si porta avanti insieme al colombiano Rivera, lo statunitense Boswell ed il belga Wellens.
La quinta tappa del Tour de l'Avenir, prevista originariamente tra Valloire e Les-Saises per un totale di 130.6, è stata accorciata dagli organizzatori e si correrà sulla distanza di circa 44 chilometri: a rendere necessaria questa decisione ci ha pensato il maltempo visto che ai quasi 2000 metri del Col de la Madeleine ha nevicato rendendo così impossibile il transito in sicurezza dei corridori.
La prima tappa impegnativa del Tour de l'Avenir, la quarta della corsa, incorona il francese Warren Barguil, che vince a Valloire e balza in testa alla classifica. Da affrontare nel finale il Col du Télégraphe prima di scendere a Valloire, ai piedi del Galibier. Va via una fuga con Alexey Lutsenko, Jan Tratnik e Toms Skujins. Sulle prime rampe del Télégraphe se ne va da solo Lutsenko mentre la maglia gialla Silvan Dillier è in difficoltà nelle retrovie del gruppo (con lui troviamo anche la maglia a pois Davide Villella).
Vittoria dell'austriaco Lukas Pöstlberger nella terza tappa del Tour de l'Avenir. Frazione, quella che da Pont-d'Ain ha portato i corridori ad Annemasse, che poteva prestarsi ad attacchi ed invece ha visto soltanto qualche fuga corposa ma sempre tenuta sotto controllo dal gruppo. Ai -21 km l'attacco decisivo di Pöstlberger, con il norvegese Vegard Breen ed il lussemburghese Bob Jungels che provano ad accodarsi. Ci riusciranno, mentre il gruppo maglia gialla viaggia a 20" di distacco. Ai -3 km i tre di testa hanno 40" sul plotone e si possono così giocare la vittoria di tappa.