Damiano Caruso, 24enne ragusano, è un po' a sorpresa la maglia bianca del Giro d'Italia dopo le prime 8 tappe: «Nemmeno io mi aspettavo di trovarmi in questa posizione, ma ora farò di tutto per difendere la maglia. Almeno fino a che non dovrò dare tutto per il mio capitano Ivan Basso».
Nonostante non corresse praticamente da un mese, dall'Amstel Gold Race, Peter Sagan è rientrato subito con la classe di sempre e ha vinto alla grande la prima tappa del Giro di California con partenza e arrivo a Santa Rosa.
Sulla salita di Lago Laceno s'impone uno splendido Domenico Pozzovivo. Dopo la fuga del mattino, composta da Amador, Marczynski, Bérard e Mínguez, tutto si decide sulla salita finale. Ai 6800 metri dalla fine scatta Pozzovivo. Ai -5,5 km scatta anche Beñat Intxausti mentre la maglia rosa Ryder Hesjedal è un po' in difficoltà. Pozzovivo scollina da solo (-4 km), Intxausti è a soli 23" mentre il gruppo tirato dalla Liquigas è a 45". Sul traguardo Pozzovivo precede Intxausti di 23" e Joaquim Rodríguez che regola il gruppo e si prende 8" di abbuono.
Ivan Basso, alla partenza da Sulmona per l'ottava tappa del Giro d'Italia 2012, difende la sua Liquigas-Cannondale per quanto riguarda l'edizione della corsa rosa dello scorso anno, ma soprattutto ammette che la situazione di classifica in cui si trova è quella che lo stesso varesino e il team diretto da Amadio volevano ad inizio Giro. Basso torna con la memoria anche alle due cadute di marzo, che quasi pregiudicavano la sua presenza: «Non è stata pretattica», risponde (continuando a fare pretattica?).
Partirà quando in Italia calerà la sera l'Amgen Tour of California, gara a tappe che si protrarrà sino a domenica 20 maggio. Nonostante la concomitanza con il Giro d'Italia la corsa vanta un parterre da far impallidire le migliori corse a tappe. Horner, campione uscente, avrà giustappunto il numero 1 ma ci saranno anche i Danielson, Leipheimer (recuperato all'ultimo), Van Garderen, Gesink, Kittel ed il nostro Vincenzo Nibali. Si parte con la Santa Rosa-Santa Rosa, 186 km con 4 Gpm di 3a categoria.
Con uno sforzo disumano per restare a ruota di Scarponi Paolo Tiralongo vince a Rocca di Cambio la settima tappa del Giro d'Italia. Vanno in fuga sin dal chilometro 0 in 4: Beppu, Rabottini, Selvaggi, Hollenstein. Vantaggio massimo di 9'15", si mantengono tra i 7' e gli 8'. A L'Aquila (-24 km all'arrivo) i quattro fuggitivi hanno 1'55" sul gruppo tirato dalla Garmin-Barracuda al gran completo. Rabottini saluta la compagnia ad inizio salita. Scatta Pirazzi e guadagna 20" ai -15 km ma Agnoli riparte ed esce dal gruppo tirato dalla Lampre (lo raggiungono Santaromita e Pietropolli).
Con una splendida impresa in solitaria Miguel Ángel Rubiano Chávez conquista la sesta tappa del Giro d'Italia, da Urbino a Porto Sant'Elpidio atttraverso le colline marchigiane. Dopo 25 km se ne vanno Benedetti, Malori, Rubiano, Dyachenko, Rollin, Lastras, Golas, Roberts (il più avanzato in classifica a 41" da Navardauskas), Bauer, Kuschynski e Smukulis. Kuschinski, Rollin e Roberts si staccano sul Passo della Cappella. Lastras cade nella discesa con Bauer. L'uno si tocca la clavicola, l'altro riparte.