Con la maglia della Androni Giocattoli, Mattia Gavazzi aveva corso e vinto in Argentina, Malesia, Venezuela e Italia. Con la stessa maglia ritornerà a gareggiare dal 1 gennaio 2013. Il velocista bresciano ha infatti firmato un contratto biennale (2013-14) con il Team Manager Gianni Savio che così si è espresso: «Con entusiasmo intendiamo rilanciare un atleta che si è trovato in una difficile situazione personale ed è riuscito a superarla con grande determinazione, ponendosi come obiettivo proprio il ritorno alle corse, al ciclismo che è sempre stato la sua grande passione».
Prenderà il via domani con la Lacaune-les-Bains - Albi la Route du Sud, gara a tappe francese che si concluderà domenica. Quattro tappe ed una startlist di tutto rispetto, con il talentuoso Arnaud Démare, Thomas Voeckler, il nostro Manuel Belletti e l'Androni-Venezuela di Gianni Savio, che presenterà ai nastri di partenza Franco Pellizotti, Antonio Santoro ed Emanuele Sella, oltre all'eterno Bertolini ed a De Marchi tra gli altri.
In seguito al comunicato emesso dall'ufficio stampa di Josè Rujano - premesso che non è mia intenzione polemizzare con il corridore - sono costretto a intervenire poiché a nessuno può essere consentito di alterare la realtà dei fatti, mettendo in dubbio la professionalità di chi opera nella nostra squadra.
Il team manager dell'Androni Giocattoli Gianni Savio, commenta la seconda vittoria della sua squadra (prima Rubiano, poi Ferrari) al Giro d'Italia 2012, accantonando le polemiche con Mark Cavendish («Bisogna comprendere il suo stato d'animo, si è visto sfuggire un successo che riteneva di poter conquistare») e ritenendosi molto soddisfatto del bottino raccolto finora («superiore anche alle nostre attese, ma proveremo già dalla tappa di Sestri»).
José Serpa (Androni-Venezuela) si è procurato una frattura al metacarpo dell'anulare della mano destra in seguito a una caduta nella seconda tappa del Giro d'Italia, ma si è presentato regolarmente al via della terza frazione, da Horsens a Horsens. Alla partenza, il team manager Gianni Savio lo incoraggia e gli consiglia comunque di non rischiare, se si accorge di non sentirsela in gara: «José Serpa è un duro e lo dimostra con grande coraggio e grande determinazione. Oggi parte perché il medico ha dato il benestare. A José ho detto di fermarsi se solo sentisse male alla mano in corsa.