Grande commozione e centinaia di persone, tra cui numerosi compagni e colleghi, hanno assistito stamane ai funerali di Wouter Weylandt, svoltisi a Gand nella chiesta di Saint-Pierre. Il ciclista belga della Leopard Trek, deceduto in séguito ad una brutta caduta nella discesa del Passo del Bocco il 9 maggio scorso, durante la terza tappa del Giro d'Italia, ha ricevuto l'estremo saluto da una moltitudine di persone, dai compagni di squadra, dagli amici Tom Boonen e Tyler Farrar nonché dal Campione Eddy Merckx.
Il dorsale 108 non comparirà mai più al Giro d'Italia. Così la corsa rosa ha deciso di rendere omaggio e ricordare il velocista fiammingo della Leopard Trek deceduto lunedì 9 maggio durante la terza tappa, in séguito ad una caduta lungo la discesa del Passo del Bocco, per lui fatale. Si tratta di un caso tanto tragico quanto esclusivo per il mondo delle due ruote. Soltanto la Settimana Internazionale Coppi & Bartali non assegna dal 2004 il numero 145, dorsale con cui Marco Pantani colse l'ultimo podio a Sassuolo.
I corridori della Leopard Trek hanno deciso di abbandonare il Giro d'Italia a partire da stasera dopo la tragica scomparsa del loro compagno Wouter Weylandt. Il general manager Brian Nygaard ha spiegato che la decisione "doveva essere presa dai corridori perché sono loro che pedalano sulle strade e che ogni loro azione sarebbe stata accettata da tutto lo staff"; la dirigenza della squadra lussemburghese ha voluto anche ringraziare tutte le squadre, gli organizzatori della corsa, le autorità e tutti gli appassionati che hanno onorato la memoria di Weylandt nel tratto tra Genova e Livorno.
Gazzetta.it riporta la notizia che era nell'aria da ieri sera: la tappa di oggi, Genova-Livorno, sarà neutralizzata, dopo la tragedia che ha sconvolto ieri il Giro d'Italia. Andatura ridotta lungo i 217 km previsti, in memoria di un compagno di viaggio che non c'è più, Wouter Weylandt, disgraziatamente scomparso nella discesa del Bocco. La Leopard Trek, squadra dello sfortunato corridore belga, prenderà il via e transiterà per prima, compatta, sul traguardo di Livorno.
Sono stati vani i tanti sforzi dei medici per soccorrere Wouter Weylandt. Lo sfortunato corridore belga caduto nella discesa del Bocco nel corso della terza tappa del Giro d'Italia, è morto in seguito a una frattura della base cranica e dell'osso frontale. Weylandt aveva 26 anni.
Una tremenda notizia ha scosso il Giro d'Italia: sulla discesa del Passo del Bocco, nel finale della terza tappa, il belga Wouter Weylandt è caduto malamente. Le immagini televisive hanno inquadrato il corridore della Leopard fermo, disteso sull'asfalto. Immediati i tentativi dei medici di rianimare il 26enne fiammingo, che ha perso molto sangue. I dottori hanno praticato a Weylandt un massaggio cardiaco. Le condizioni del corridore sono disperate.